Finisce in pace la telenovela Vodafone-Mannesmann

Dopo che il possibile cavaliere bianco Vivendi si e alleata con la rivale britannica, la casa tedesca ha preferito trovare un accordo, che le garantisce una presenza consistente nel nuovo colosso europeo delle telecomunicazioni wireless.

Un’ultima maratona di trattative, protrattasi fino a tarda sera, ha messo
fine al braccio di ferro, durato circa tre mesi fra Vodafone AirTouch e
Mannesmann. Dai negoziati è emerso un accordo che porterà alla nascita d
i
un nuovo colosso europeo delle telecomunicazioni wireless, in un’operazione
del valore record di 190,5 miliardi di dollari.
La casa tedesca ha fatto di necessità virtù, dopo aver tentato di
difendersi dall’iniziale Opa ostile, cercando un partner forte. Sembrava
che questo cavaliere bianco potesse essere la multinazionale francese
Vivendi, ma un repentino voltafaccia ha portato quest’ultima ad accordarsi
proprio con la rivale britannica, per la creazione di
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un megaportale europeo; 001; A; 31-01-2000
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. Ora, il più grande operatore mobile tedesco confluirà in una nuova
entità, della quale possiederà il 49,5%, che è una quota di minoranza,
ma è
sempre meglio del 47,5% ipotizzato in un primo tempo da Vodafone. L’intesa,
inoltre, prevede una valutazione del titolo Mannesmann quasi doppia
rispetto a quanto previsto in origine.
La nuova entità sarà presente in 25 paesi nel mondo, con un totale di 42
milioni di clienti, 29 dei quali nella sola Europa. Vodafone si è anche
impegnata a non vendere le attività di telefonia fissa possedute dalla
nuova socia. Non è dunque in discussione, per il momento, il futuro di
Infostrada, così come della tedesca Arcor.
Diventa ancora più esplicito, invece, l’obiettivo di Vodafone di essere il
leader mondiale della telefonia mobile, dopo la vittoriosa battaglia
ingaggiata
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lo scorso anno; 003; A; 18-01-1999
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per assicurarsi l’americana AirTouch. Del gruppo non potrà far parte
Orange, concorrente diretto nel mobile in Gran Bretagna e attuale
possedimento di Mannesmann. Per non incorrere nell’antitrust in patria,
quest’attività andrà ceduta. E qui potrebbe farsi avanti proprio Vivendi
,
che già possiede nel proprio paese Cegetel.

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