Fattura elettronica, serve una svolta

Anche Basware rileva il problema della compatibilità fra differenti paesi.

Secondo Basware usare la fattura elettronica significa non solo ridurre la quantità di carta, ma costituisce anche l’avvio di una dinamica che consente di eliminare la duplicazione di processi organizzativi uguali, svolti da entità diverse in ambiti differenti. E intraprendere questa strada significa modificare il modello organizzativo aziendale basandolo su logiche avanzate di Business intelligence.

La società finlandese esperta di financial management cita anche recenti analisi da cui emerge come il mercato dell’automazione della gestione documentale e della fatturazione elettronica sia destinato a crescere dai 780 milioni di dollari del 2007 a più di un miliardo e mezzo di dollari nel 2012, con un tasso medio di crescita annuale del 14,6%.

E secondo una delle ultime indagini svolte in proprio da Basware più del 70% delle imprese europee che utilizzano le procedure di fatturazione elettronica afferma che i nuovi sistemi hanno portato a una maggior efficienza e il 60% dichiara di aver ridotto in maniera significativa i costi. Dallo scorso luglio la società ha rilevato un aumento dell’utilizzo dell’automazione nei processi finanziari anche in Italia, con l’entrata in vigore della prescrizione contenuta nella Finanziaria 2008 (art.1, commi da 209 a 214), che prevede l’obbligo di utilizzo la fatturazione elettronica in ogni rapporto commerciale trattenuto con la Pubblica amministrazione e gli enti pubblici.

Anche Basware rileva che un aspetto negativo rispetto all’utilizzo di questi nuovi sistemi riguarda la compatibilità del sistema di fatturazione elettronica tra un Paese e l’altro, e sta lavorando per ovviare a questo problema.

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