Home Interviste Cosa aspettarsi da Extreme Networks dopo tre acquisizioni

Cosa aspettarsi da Extreme Networks dopo tre acquisizioni

Il 2017 è stato un anno denso di trasformazione per Extreme Networks, con il completamento delle acquisizioni delle attività WLAN da Zebra Technologies e delle tecnologie di networking da Avaya e Brocade.

Tutto questo ha permesso all’azienda di rafforzare la sua posizione nel mercato del networking, dall’accesso cablato e wireless al cuore dei datacenter, passando dalle sedi aziendali, che prevede di incrementare il proprio fatturato annuale fino a superare il miliardo di dollari.

Buone infrastrutture di accesso per reti cablate e wireless sono gli atout che gli riconosce Gartner nel suo magic quadrant.

Per conoscere l’evoluzione della sua offerta negli ultimi due anni e le strategie di vendita sul mercato italiano abbiamo intervistato il country manager italiano, Roberto Benedetti.

Quali aziende si possono rivolgere a Extreme Networks e per quali progetti?

Oggi Extreme Networks è la terza azienda nel settore delle reti aziendali, con una gamma di prodotti completa che va dall’accesso alla rete all’infrastruttura della sede aziendale al data center. L’offerta è trasversale, e particolarmente forte in alcuni mercati verticali: enti pubblici, salute, istruzione e ricerca, produzione, trasporti e logistica, retail, e strutture turistiche e ricreative. Questi sono i settori su cui puntiamo, grazie a una serie di soluzioni specifiche che spesso rappresentano il meglio della tecnologia per le reti.

Avete fatto tre acquisizioni importanti: in quanto tempo e con quale finalità?

Extreme Networks ha effettuato le tre acquisizioni delle tecnologie wireless da Zebra, delle tecnologie per le reti aziendali da Avaya e delle tecnologie per i data center da Brocade tra la seconda metà del 2016 e la fine del 2017, ma si tratta del risultato di una strategia ben congegnata che ha sfruttato alcune situazioni che si sono venute a creare sul mercato in seguito ad altre acquisizioni, nel caso di Zebra e Brocade, oppure a una profonda crisi aziendale come nel caso di Avaya. La strategia puntava a completare l’offerta di Extreme Networks in alcune aree specifiche in cui era meno competitiva rispetto alla concorrenza, ed è riuscita nel proprio obiettivo.

Che soluzioni avete preso da Avaya e perché?

Extreme Networks ha acquisito da Avaya tutte le tecnologie per le reti aziendali, in quanto queste completavano la propria offerta indirizzata agli stessi settori, e in modo particolare la gamma degli switch che sono alla base del concetto di trama, fabric, della rete aziendale. Questa, grazie al software Extreme, che è in grado di effettuare la gestione centralizzata e basata su policy delle diverse reti virtuali in cui è segmentata la rete aziendale, diventa la dorsale dell’Automated Campus: una sola console per la gestione di tutta l’infrastruttura cablata e wireless, degli utenti, degli apparati e delle applicazioni.

Cosa avete preso da Brocade a livello datacenter?

Extreme Networks ha acquisito da Brocade gli switch e i router per i data center, e il relativo software di gestione. Anche in questo caso, l’offerta completa quella già esistente, in modo particolare nella fascia più alta del mercato, che è anche quella che sta crescendo più rapidamente grazie all’espansione delle tecnologie cloud a livello globale.

Perché il Wlan di Zebra?

Le tecnologie WLAN di Zebra arrivano dall’acquisizione di Motorola Solutions, che a loro volta arrivano dall’acquisizione di Symbol Technologies, l’azienda che le ha inventate per poter liberare dalla schiavitù del cavo i propri terminali per la lettura di barcode e RFID. E siccome si tratta di tecnologie WLAN tipicamente business, perché legate ad applicazioni di lettura in ambienti di produzione o logistica, parliamo di prodotti caratterizzati da funzionalità adatte all’utilizzo nelle reti aziendali, come la localizzazione e la sicurezza avanzata.

Con quali soluzioni affrontate il tema della sicurezza del networking?

Extreme Networks è stata una tra le prime aziende nel settore delle reti a investire sul software, e sullo sviluppo di un unico software di gestione dell’infrastruttura di rete cablata e wireless. Questo software, che rappresenta uno strumento particolarmente adatto per la gestione della sicurezza, permette di gestire anche le reti basate su tecnologie multivendor che rappresentano la maggioranza delle reti installate all’interno delle aziende.

Dopo le tre acquisizioni, come è composta la vostra offerta?

La nuova Extreme Networks è l’unica azienda nel settore delle reti aziendali a essere focalizzata in modo specifico sul networking, e fornisce soluzioni di rete di qualità avanzata e sicure – basate sul software – sostenute dalla migliore struttura di supporto tecnico dell’industria. La suite software di gestione permette di semplificare e rendere più sicure le infrastrutture di rete più complesse ed è l’unica a permettere la gestione di reti multi-vendor da una sola console. Quindi, l’azienda costruisce il suo vantaggio competitivo grazie a un’estrema focalizzazione sulle esigenze delle reti aziendali, e soluzioni verticali per settori specifici.

Che mercato avete in Italia?

La filiale italiana di Extreme Networks è in crescita; riteniamo di essere nel nostro paese il terzo player, in linea coerente con il Magic Quadrant di Gartner a livello mondiale. In questo momento, i settori più dinamici sono il retail, grazie alle caratteristiche delle soluzioni WLAN, e il mondo dell’università e della ricerca, ma sta crescendo anche l’area tradizionale delle reti aziendali e quella più innovativa dei datacenter.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato sulle novità tecnologiche
css.php