Evolve l’approccio commerciale per il business di Canon

La società ha affiancato ai Canon Solution Center un nuovo programma, Global Office, che consiste in una rete di 350 punti vendita specializzati.

25 febbraio 2003. Canon si presenta al consuntivo del 2002 come una società solida, in crescita sia nel fatturato, che ha superato a livello mondiale i 24 miliardi di euro, sia negli utili pari a circa 1.600 euro. Questi valori sono stati conseguiti per il 24% sul mercato interno giapponese, per il 33% nelle Americhe, per il 29% in Europa e per il 14% nel resto del mondo.
L’innovazione tecnologica, per la quale Canon ha investito circa il 7,5% del fatturato, è una della armi vincenti, tant’è che dopo Ibm è stata la società che ha depositato in Usa, nel 2002, il maggior numero di brevetti (1.898). In Italia le cifre della filiale parlano di un fatturato di 340 milioni di euro (leggermente penalizzata dal forte calo del mercato hardware) realizzati per il 48% dall’area copiatrici e fax, per il 32% da foto e video, per il 19% da stampanti e scanner e per la restante quota da altri prodotti. A livello nazionale, la società ha avuto una riorganizzazione strutturale e chiuso alcune sedi, per cui oggi sono attive quella di Milano, dove sono dislocati 287 dipendenti, quella di Roma con circa 50 dipendenti, mentre oltre una cinquantina di persone è attivo sul territorio.

Nell’ambito dell’attività svolta da Canon Business Solution, un anno fa la filiale italiana aveva presentato il nuovo modello commerciale, introducendo i Canon Solution Center (CSC), con una parte di vendita diretta seguita da Canon, per le grandi aziende, e una parte affidata all’indiretta alla quale, al gennaio del 2003, hanno aderito 63 affiliati, distribuiti sul territorio. “Il nostro obiettivo è di arrivare a fine anno a circa 70/80 unità complessive per coprire le poche aree ancora parzialmente coperte – ha affermato Massimo Macarti, senior general manager marketing di Canon Italia – .
Il progetto ha avuto successo e i Csc oggi rappresentano il 76% del fatturato totale del canale rivenditori e il 28% del fatturato totale di Business Solution. Dei 63 Csc, 23, non includendo le start up, hanno più che raddoppiato il loro volume di acquisti rispetto al 2001. Ma Canon vuol andare oltre e allargare il modello distributivo sul mercato, per cui abbiamo avviato il programma Global Office, per far meglio percepire ai dealer i vantaggi concreti che possono ottenere con questo programma rispetto ai non affiliati”.


La società vuol quindi dare un valore aggiunto al fatto di vendere prodotti Canon, rendendo i Global Office più competitivi. Oggi sono 350 le raltà che fanno parte del programma, divise in 150 top e 200 standard.

Tra le nuove proposte è stata anche presentata la Cbi (Canon Business intelligence) realizzata per soddisfare le esigenze di alcuni mercati verticali, che necessitano di personalizzazioni “il cui obiettivo – come ha spiegato Christian Guiati, Office Solution marketing manager – è quello di riuscire a mettere insieme le tecnologie migliori presenti sul mercato e dare il giusto valore al tutto”. Quattro sono i Cbi lanciati da Canon: Cbi Accounting, Cbi Forms, Cbi Web e Cbi Secure.

A livello nuove soluzioni tecnologiche Guiati ha presentato Meap (Multifunctional Embedded Application Platform), precisando “che non si tratta di un prodotto, ma di una piattaforma basata su Java. Praticamente è un server con una fotocopiatrice attorno”. Meap gestisce i documenti in fatto di archiviazione, invio a indirizzi specifici, e molte altre funzioni ancora, consentendo ampie manovre di personalizzazione del sistema in base alle necessità della singola azienda. Il prodotto, per il quale la società sta selezionando a livello europeo sviluppatori in grado di offrire soluzioni a valore aggiunto, arriverà dalla seconda metà del 2003.

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