Il successo dei Solution centre spinge Canon verso l’indiretta

L’utilizzo dei partner ha permesso di sostituire otto sedi periferiche della società. Entro il prossimo anno si arriverà a 70 operatori

10 ottobre 2002 Arrivano le prime conferme per il nuovo modello commerciale innaugurato da Canon lo scorso 2 aprile. A sei mesi di distanza i Canon Solution Center, nati per servire la parte business del mercato, ottengono risultati soddisfacenti e permetteranno di sostituire otto sedi periferiche della casa giapponese che ormai sembra aver optato per una formula basata sull’indiretta, che assicura anche una più completa copertura territoriale.
Ai 37 partner che inizialmente avevano aderito al nuovo modello in stile franchising (quasi tutti ex concessionari) se ne sono uniti altri 19 ed entro il prossimo anno se ne dovrebbero aggiungere altri, da 5 a10, a secondo della loro reperibilità sul territorio. Ormai il tetto finale dei 70 partner previsto dall’azienda non è lontano, ma soprattutto sono tangibili i primi risultati ottenuti con incrementi interessanti delle singole società aderenti, che in alcuni casi arrivano anche al 100% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
I Canon Solution Center sono suddivisi per aree provinciali, anche se esistono eccezioni dovute alle aree urbane e metropolitane, non pagano fee d’ingresso, ma una royalty che si aggira intorno al 2%. Non hanno impegni minimi da rispettare ma obbiettivi pianificati, con l’obbligo dell’esclusiva sulla gamma dei prodotti a marchio Canon e piena libertà su tutti gli altri. Il legame è sancito da un contratto triennale che alla scadenza sarà rinnovabile annualmente.

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