Europeana 1914-1918: la Grande Guerra si riscrive in digitale

Memoria, fantasia ed immaginazione sono tre parole che nel tempo hanno rappresentato la stessa cosa: la capacità di rievocare parole ed immagini. Il digitale e le reti permettono oggi traguardi gloriosi nella divulgazione e nella fruizione.

L’Italia sta partecipando con passione ad Europeana 1914-1918, il grande progetto di conservazione e fruizione sulla della Grande Guerra. L’iniziativa avrà il suo culmine nel centennale del suo inizio, ovvero nel 2014. Se della prima guerra mondiale si è detto tutto dai punti di vista finora trattati, chiederne i ricordi agli europei è iniziativa nuova.
Il 15 maggio Roma ospiterà la Giornata nazionale della digitalizzazione, nella Biblioteca Nazionale di Roma, dalle 10 alle 18: le persone che abbiano ricordi o oggetti appartenuti a quel contesto possono lasciare la loro testimonianza e far scandire o fotografare i reperti.
Europeana è biblioteca, museo e archivio digitale europeo. Europeana 1914-1918 è un progetto pan-europeo promosso da Europeana e realizzato in crowdsourcing per collegare fatti, immagini e persone attraverso il tempo, per sconfiggere il tempo. I reperti vengono raccolti principalmente on-line e quindi catalogati. Un lungo tour porta lo staff in decine di città europee per raccogliere direttamente i contributi.


Archiviazione complessa

Abbiamo un modello dati e metadati molto sofisticato”, ci ha spiegato Harry Verwayen, Europeana Business Development Director, “che permette integrazioni successive”. Inizialmente infatti la navigazione tra i reperti è di tipo elementare, “per privilegiare le storie, che sono il nosto obiettivo principale”. L’iniziativa può essere seguita oltre che sul sito Europeana anche su Facebook, Twitter, Linkedin, Google Plus, Youtube, Vimeo, Flicker e Pinterest, con approfondimenti sui due blog dedicati al pubblico e ai professionisti.
Finora sono stati raccolti 26 milioni di file digitali, dei quali oltre 7mila immagini 3D, che narrano tremilacinquecento storie reali. L’impegno complessivo ha coinvolto 2.200 istituzioni. “Europeana si sposa benissimo con le altre iniziative italiane”, ha detto Rossella Caffo, Direttore dell’Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle Biblioteche Italiane (ICCU), “dal portale CulturaItalia allo stesso 14-18.it. Va poi citata Europeana Collection, l’iniziativa biennale per biblioteche ed istituzioni insieme a Google Books, che sta completando la digitalizzazione e consultazione da remoto di 340 mila volumi.


Storie di tutti per tutti

La Giornata è un evento aperto e dedicato a tutti: ai cittadini, alle persone comuni e alle storie di famiglia legate alla Grande Guerra. Tutte le persone in possesso di cimeli, lettere, fotografie, diari o materiali di altro tipo risalenti alla prima guerra mondiale potranno partecipare, per riscrivere la storia della Prima Guerra Mondiale nel racconto della gente comune.
Alcuni settori come la musica ebbero in quel periodo un eccezionale fermento finora non documentato appieno”, esemplifica Marco Pizzo, direttore del Museo Centrale del Risorgimento di Roma.
Le tappe italiane di quest’iniziativa sono la prosecuzione di una serie di eventi di successo già svolti in tutta Europa (Germania, Regno Unito, Belgio, Irlanda, Lussemburgo, Slovenia, Danimarca e Cipro) fin dal 2011.
Roma è una delle tre tappe già definite sul nostro suolo, insieme a Trento e Vicenza. Il primo evento è stato a Forte Cadine (Trento) il 16 marzo, mentre il 18 maggio si raggiungerà Fort Monte Maso, nelle vicentine Valli del Pasubio. Entrambi I forti sono stati usati in conflitti precedenti e anche per questo mantengono inalterato il senso di un mondo che non c’è più. Monte Maso fu impiegato nella Grande Guerra, non come fortificazione ma solo come deposito e riparo.
Un po’ una metafora di Europeana, che vuol essere deposito e riparo per le storie e le documentazioni popolari della Grande Guerra.

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