.eu al via il 7 dicembre

L’annuncio ieri dalla Commissione europea. Ora una finestra di 4 mesi per aziende e titolari di marchi, dal 7 aprile aperto a tutti. I costi, i tempi di attivazione e le opportunità per le aziende non europee.

La Commissione Europea ha confermato nella giornata di ieri che il
Tld (top level domain) .eu utilizzabile sia nei siti Web sia
negli indirizzi di posta elettronica, sarà disponibile per la
registrazione a partire da mercoledì prossimo, 7 dicembre.



Il suffisso, precisa la commissione, è indirizzato in modo specifico a tutte quelle realtà, aziende, progetti o iniziative che hanno o intendono avere respiro europeo e si propone come completamente e non sostitutivo dei suffissi nazionali quali .it, .fr, .uk.
La promozione del .eu,
il cui controllo è stato affidato all’Eurid
, è sempre l’opinione della Commissione, ha una forte valenza nella promozione di un mercato unico europeo e, ancor di più, nello sviluppo di una identità europea.
I
n ogni caso, a partire dal prossimo 7 dicembre si
apre una finestra di 4 mesi,
nella quale possono registrarsi le realtà con diritto di prelazione su determinati nomi (le aziende, ad esempio), mentre i primi due mesi sono a disposizione dei soli titolari di trademark e degli enti pubblici.
Dal 7 aprile del prossimo anno, poi, la registrazione si intende aperta a tutti, con la regola del “chi primo arriva”.


Secondo quanto dichiarato dalla Commissione Europea, le attese attuali sono nell’ordine delle diverse centinaia di migliaia di aziende interessate alla registrazione.
Le aziende non europee potranno fare a loro volta richiesta di un dominio .eu solo a condizione che abbiano un ufficio nel territorio dell’Unione.

La Commissione ha altresì precisato che l’unica
estensione prevista è, per l’appunto,
.eu, dal nome latino “Europa”.
Spiegazione diplomatica che mette a tacere le proteste della Francia, che avrebbe desiderato anche un .ue (Union européenne) contro quello che considera un predominio della lingua inglese.

Per quanto riguarda infine i costi,
l’Eurid chiederà 45 euro ai titolari di trademark e 35 dollari agli enti pubblici. 85 euro sarà il costo per i titolari di altri diritti, mentre dal 7 aprile il costo sarà di 10 euro.

In una fase iniziale, la
registrazione dovrebbe richiedere un paio di settimane, mentre una volta
esaurite le formalità per valutare le documentazioni dei titolari dei diritti di
prelazione, Eurid ritiene che il processo non debba richiedere più di un paio di
giorni.

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