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Equity in Translation: la nuova vita dell’ecosistema startup

È il momento di imporre l’innovazione italiana all’interno della forte competitività europea, con aziende robuste, costruite da zero negli ultimi anni di attività nella trasformazione digitale. Non si parla più di manipoli di assatanati con gli occhi della tigre e zero esperienza lavorativa, bensì di una rete di imprenditori affermati che vedono l’unicorno, il miliardo di dollari, come approdo verso un nuovo e più significativo viaggio nella competitività mondiale.
E’ il caso, tra le altre, di Translated: l’azienda sinonimo dell’innovazione nella traduzione multilingua è stata infatti inserita fra le 50 aziende tecnologiche con il più alto tasso di crescita in Europa. “Per rivoluzionare l’industria della traduzione, sfruttiamo in fondo big data e intelligenza artificiale”, ha commentato Marco Trombetti, Ceo di Translated.
La scelta delle 50 è stata fatta da Tech Tour, piattaforma che aggrega investitori, partner strategici per le imprese e imprenditori high-tech, valutando 175 candidati. Nella lista figurano nomi altisonanti quali, tra gli altri, Alfresco, SoundCloud ed Elasticsearch.
Le “Tech Tour Growth 50” sono state selezionate sulla base di parametri quantitativi, come fatturato, crescita e valore economico, e qualitativi, forniti da un comitato di investitori e advisor fra i più importanti del mondo, compreso il World Economic Forum.
I successi degli unicorni da un miliardo di dollari sono la punta dell’iceberg di un ecosistema attivo e in gemmazione. “Le aziende di Tech Tour Growth 50 hanno attratto oltre 3,5 miliardi di dollari di investimenti, creando oltre ottomila posti di lavoro e assommando un valore di oltre 14 miliardi di dollari”, ha illustrato William Stevens, Managing Director di Tech Tour; “questo dimostra la forza, il potenziale e la competitività dell’Europa nel mercato delle scale-up di tecnologia”.

Crowdfunding operativo, anche per Pmi

La raccolta di capitali da investire deve passare anche, se non soprattutto, attraverso nuovi canali. Il crowdfunding è uno di questi, ma si tratta di un’area nella quale oggi la mano del legislatore è essenziale. Orbene il 24 febbraio la Consob ha semplificato la farraginosa regolamentazione sull’equity crowdfunding, ampliando le tipologie dei finanziatori e quelle dei destinatari.
La modifica più appariscente riguarda forse le Pmi, equiparate alle start-up nella possibilità di farsi finanziare sulle piattaforme. Le società di capitali possono ora investire in innovazione su start-up e Pmi, e così anche gli Oicr, organismi di investimento collettivo del risparmio. I finanziatori possono agire direttamente on-line sulle piattaforme abilitate, che si fanno ora carico della verifica di adeguatezza del rischio al finanziatore. Le tipologie comprendono ora due nuove figure, ovvero gli investitori professionali su richiesta (a norme Mifid) e gli investitori a supporto dell’innovazione, identificati da Consob.
Finora i risultati non sono stati lusinghieri, avendo raccolto in tre anni meno di 4 milioni di euro su una ventina di finanziamenti erogati a partire da una quarantina di richieste. Le mosse puntano a rendere operativa ed economica una piattaforma troppo presto sbandierata come innovativa e quindi sottintendendone una praticità che finora non c’è stata.

Cisco affianca dpixel

Con un meccanismo di distribuzione fisica della competenza agisce invece il nuovo tour 2016 di scouting di dpixel, il cui ufficio mobile Barcamper girerà l’Italia e l’Europa alla ricerca di startup innovative.
Sono 50 le città in calendario per lo scouting tour 2016: quest’anno ci sarà anche Cisco a offrire una concreta occasione di sviluppo e creazione d’impresa a tutto l’ecosistema delle startup.  La collaborazione in questo “viaggio attraverso l’innovazione italiana” si inquadra nel piano di investimento per accelerare la digitalizzazione dell’Italia, annunciato da Cisco a inizio anno e già latore di 5 milioni di euro per Invitalia.
L’obiettivo di dpixel e Cisco è stimolare la nascita e crescita di imprese altamente innovative, in particolare operanti nei settori del digitale, con forti prospettive di crescita e scale-up. Fabbricazione digitale, smart agrifood, smart city e servizi ai cittadini, cybersecurity, infrastrutture e smart grid sono le aree considerate di maggiore interesse per il colosso digitale della Silicon Valley. Il tour di scouting è realizzato da dpixel, società di venture capital advisory, attiva nel campo dell’innovazione, con focus nei settori delle tecnologie digitali, nelle fasi di seeding ed early stage.
Dal sito www.dpixel.it è possibile monitorare le tappe del tour e prenotare uno slot per presentare la propria idea.
Il Barcamper ha percorso finora 70.000 km, incontrando più di 4.000 aspiranti startupper in centinaia di tappe, producendo opportunità di investimento per oltre 26 milioni di euro.

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