Enter: OpenStack è la porta giusta per il cloud

Il Ceo Ivan Botta sottolinea le potenzialità della piattaforma e ci spiega come è andato il primo OpenStack Day. L’esperienza di Produzioni Dal Basso. E un occhio ai makers.

Se si parla di cloud non ci si può dimenticare di OpenStack. Anche in Italia la piattaforma open per il cloud sta riscuotendo interesse e successo.
Lo testimonia il recente OpenStack Day, il primo in Italia, organizzato da Enter per conto della OpenStack Foundation.

È stato un momento di confronto per l’intera comunità italiana che in OpenSpack si risconosce.
«Possiamo sicuramente definirlo un successo, vista la presenza di 170 persone circa, molte delle quali paganti», spiega Ivan Botta, ceo di Enter, la realtà che ha organizzato ed ospitato l’evento presso il proprio spazio Coworking Login.

Il pubblico era composto in gran parte di sviluppatori e di esperti tecnici, ma non mancavano responsabili aziendali, di realtà piccole e grandi, chiamati a discutere e confrontarsi sullo stato dell’arte di OpenStack.

Piattaforma su cui Ivan Botta ha le idee ben chiare: «OpenStack non è un software, o meglio non è solo un software. È una metodologia, un approccio, un modo di lavorare. Ed è soprattutto una community, che cresce a grande ritmo grazie al contributo di tutti».

Attualmente la community OpenStack conta oltre 17.000 sviluppatori, che contribuiscono attivamente alla crescita del progetto, seguendo i processi evolutivi tipici dell’open source.
Che ad OpenStack credano in molti lo dimostra anche il supporto che ottiene presso realtà consolidate del mondo It.

Rackspace, Hp e Red Hat hanno sponsorizzato l’OpenStack Day, al quale hanno partecipato come speaker anche VMware e Canonical, tra gli altri.

Essere tra nomi del genere è per Enter motivo di orgoglio, come sottolinea ancora Botta: «Questo evento nasce su richiesta diretta della OpenStack Foundation. Già avevamo organizzato in passato dei MeetUp dedicati a OpenStack, ma si tratta del primo evento ufficiale ed istituzionale dedicato alla piattaforma».

Enter è un Internet Service Provider, tutto italiano, che ha puntato decisamente su OpenStack per la propria offerta cloud, chiamata Enter Cloud Suite.

Presentata lo scorso anno, Enter Cloud Suite è una piattaforma di cloud pubblico “alla Amazon”, che viene offerta su scala europea grazie a un network di 5 nodi distribuiti sul vecchio Continente, uniti tra loro da una rete proprietaria a 10Gbps. Oltre a Milano, si parla di Francoforte, Londra, Parigi e Amsterdam. Grazie a una serie di tool di management e auto-provisioning offerti da Enter, il cliente può operare in grande autonomia, accedendo alle risorse in modalità completamente on-demand, a fronte di una fatturazione oraria.

«Il nostro servizio è talmente intuitivo che in molti casi non abbiamo nemmeno visibilità delle operazioni dei nostri clienti, che possono gestirsi in modo realmente autonomo», spiega ancora Botta. «Noi ovviamente offriamo una serie di servizi a supporto della piattaforma cloud, che possono essere personalizzati man mano, sulla base delle esigenze dei singoli clienti».

Produzioni Dal Basso: il crowdfunding usa il cloud
E che il cloud consenta di gestire alla perfezione picchi di carico, legati ad esempio ad accessi simultanei dal web, non è certo una novità.
Lo conferma Angelo Rindone di Produzioni Dal Basso, primo sito di crowdfunding italiano, attivo dal 2005 e recentemente passato integralmente su Enter Cloud Suite con vantaggi sostanziali dal punto di vista economico e gestionale. «I singoli progetti che gestiamo possono avere più o meno successo: noi dobbiamo avere da un lato la tranquillità di poter scalare per gestire al meglio gli eventuali picchi, anche improvvisi, dall’altro la sicurezza economica di non dover sovradimensionare la nostra infrastruttura. Enter in questo caso ci da tutte le sicurezze del caso».

Ma “on demand” per Enter non vuol dire solamente cloud computing: presso lo spazio Login a Milano (zona Viale Monza) l’azienda offre anche uno spazio di coworking, dove professionisti e piccole aziende possono accedere a spazi fisici per il loro business, appunto in modalità on demand. Fatturabili anche al singolo giorno, gli spazi del Coworking Login rappresentano il contraltare fisico al cloud, oltre che in un certo senso la chiusura del cerchio.

«Enter Cloud Suite e Login sono per così dire le due facce della stessa medaglia, ovvero la possibilità di avere a disposizione sempre le risorse necessarie al proprio business, fisiche o computazionali, senza per forza doversi legare a contratti o rapporti duraturi e non flessibili», conclude Botta.

Il prossimo progetto nel quale Enter è coinvolta è WeMake, FabLab/Maker Space milanese dedicato ad artigiani digitali.
Per capire la portata del fenomeno makers in generale si può leggere questo articolo su 3D Printing Creative.

Comunque, presso WeMake  si rivisiteranno attività più “concrete” e tradizionali, legate alla lavorazione fisica di materiali, metalli, laminati plastici, tessuti, sempre in ottica collaborativa e open source.

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