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Emoji, non è solo una questione estetica

Dal prossimo autunno, le emoticon disponibili agli utenti di iPhone ed iPad saranno profondamente cambiate. Con iOs 10, infatti, circa un centinaio di disegni saranno modificati o nuovi, con particolare attenzione alla presenza di immagini femminili, tra figurine ed atleti. “Apple sta lavorando strettamente con il consorzio Unicode”, recita il sito aziendale, “per essere sicura che le popolari emoji riflettano la diversità delle persone, ovunque (nel mondo)”.
Di questo avevamo già parlato nelle scorse settimane su Applicando.com (ad esempio in questo articolo)
Le emoticon, o emoji, sono stabilite dal consorzio Unicode, che le descrive formalmente, lasciando l’aspetto artistico alle singole aziende che le implementano nei loro sistemi. Ecco che la stessa emoji originale può apparire molto diversa a seconda che appaia su un sistema di Google, Microsoft, Apple, Samsung, Lg o altro.
Ciascuna emoji raggiunge il pubblico diversamente, anche a livello emotivo. Ma è un po’ come i diversi font: una Q resta una Q indipendentemente dal font, che può piacere o meno.

Una emoji è anche una scelta sociale

In qualche modo, modificare le emoji è una scelta sociale di una certa rilevanza. Infatti la scelta che più sta facendo discutere riguarda la modifica del disegno della pistola: finora è stata rappresentata come un’arma vera e propria rivolta verso i simboli precedenti, mentre adesso apparirà come una pistola ad acqua rivolta ai caratteri successivi.
In questi tempi di violenza, soprattutto con le notizie che provengono incessantemente dagli States, cercare di contribuire a non appesantire le chat è certamente un segno apprezzabile.

Riscrivere il passato?

Il fatto è che il cambiamento nelle emoji modifica anche i messaggi scritti nel passato, e questo sta creando un forte dibattito oltre Oceano. “Le emoticon hanno un senso anche emotivo”, dicono svariati commenti in Rete; “come cambierà la lettura dei messaggi del passato?”.
Alcuni osservano anche che Microsoft, con il rilascio dell’Anniversary Update ha fatto una scelta diametralmente opposta.

Lo shock del passato

Dal punto di vista narrativo, quindi, ogni modifica delle emoji finisce per modificare brevemente non solo il futuro delle comunicazioni coinvolte, ma anche il passato. Le modifiche del grafismo di una pistola, di un atleta da uomo a donna, o da bianco a nero sono argomenti di un certo interesse sociale, ma che una modifica sia molto più importante delle altre è argomento sinceramente privo di reale sostanza. Inoltre il numero di messaggi che potrà essere coinvolto in una situazione del genere sarà limitatissimo, considerando che ben pochi messaggi vengono effettivamente usati e sfogliati dopo il primo invio. E se qualcuno userà personalmente questi messaggi per mettere in cattiva luce le persone anni dopo l’invio, difficilmente raggiungerà l’intento.

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