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Ecommerce, le quattro azioni che generano profitto nel tempo

Le quattro strategie vincenti per creare un ecommerce di successo secondo Daniela Jurado, General Manager Europa Occidentale di Vtex

La crisi sanitaria ed economica attualmente in corso ha cambiato radicalmente il modo di vivere e fare business per tutti. Le imprese, oggi più che mai, si trovano dinnanzi ad un futuro incerto, dove per sopravvivere è necessario reinventare il modo stesso di operare, facendo leva sulla capacità di soddisfare specifiche esigenze di clienti e consumatori, portando valore aggiunto al mercato di riferimento e benefici all’intero ecosistema aziendale.

In questo contesto le aziende stanno abbracciando strategie digitali con una rapidità mai vista prima, per andare incontro alle mutevoli esigenze dei clienti supportando una transizione verso un approccio agli acquisti multicanale il più possibile fluida ed efficace, rimanendo al passo con l’evoluzione continua del business e del mercato.

Daniela Jurado, General Manager per l’Europa Occidentale della piattaforma di ecommerce Vtex (definita “visionaria” da Gartner) ci offre quattro suggerimenti di azione che le imprese dovrebbero attuare per dare vita a piattaforme di ecommerce profittevoli nel tempo.

Ecommerce e user experience: nuove modalità di acquisto

Il distanziamento sociale e la chiusura delle attività commerciali hanno spinto i clienti a cercare nuovi modi per raggiungere i loro brand preferiti. Parallelamente, picchi improvvisi delle vendite online hanno costretto le aziende a rispondere prontamente a nuovi comportamenti di acquisto.

Ne è un esempio il caso di Stanley Black & Decker, che con Vtex ha trasformato il proprio canale ecommerce e per offrire un’esperienza digitale in linea con le nuove tendenze, dando ai clienti la possibilità di accedere all’inventario, alle diverse opzioni di evasione degli ordini, ai tempi e alle modalità di consegna dei prodotti acquistati, in totale sicurezza e tramite un’unica transazione.

Daniela Jurado

La fase di checkout è spesso il punto nodale, nonché quello che tende più spesso ad ostacolare il completamento della vendita.

Personalizzare il checkout può ovviare a questo problema, evitando che i clienti siano costretti a fare ordini separati in base alla disponibilità dei prodotti o a seconda dell’inventario: ad esempio, è possibile offrire ai clienti la possibilità di scegliere quali dei prodotti si preferisce ritirare in seguito e quando, e per quali invece preferire la spedizione, in un’unica soluzione.

Inoltre tramite un sistema ottimizzato di gestione degli ordini, il retailer può avere la piena visibilità dell’inventario su tutti i canali di vendita, compresi negozi, magazzini, partner di dropshipping, etc. con notevole beneficio in termini di coordinamento delle operazioni.

Migliorare le performance in cinque step

Con il crescere del numero di clienti che oggi sceglie di acquistare online, le prestazioni del sito diventano un elemento ancora più critico per un’azienda che desideri servirli al meglio e massimizzare quindi le conversioni.

Ecco alcune considerazioni che Jurado suggerisce di fare, in ottica di migliorare le performance del sito

  • Tempi di velocità della pagina web: secondo Google il 53% dei visitatori di siti web da mobile tende ad abbandonare la pagina entro 3 secondi dall’inizio del caricamento. Tra le aree che suggeriamo di monitorare vi sono video, immagini, plug-in, font, volume del traffico verso il sito, velocità di connessione e prestazioni del server.
  • Test di caricamento: eseguire test periodi della performance del sito in situazioni di picco, inclusi test per ogni pagina, link e funzionalità su tutti i browser e dispositivi.
  • Checkout efficiente: ottimizzare il checkout affinché richieda il minor numero possibile di passaggi. Usare barre di avanzamento o altri metodi che permettano ai clienti di vedere i “prossimi passi” necessari al completamento.
  • Processo di acquisto: fare leva su un processo di acquisto quanto più efficiente e funzionale possibile, garantendo un’esperienza ottimale a tutti gli utenti. È opportuno eseguire dei test periodici di ogni modalità di acquisto, considerando tutti i dispositivi dai quali l’utente può accedere al sito, tramite barre di ricerca, oppure navigazione web e collegamento da link. Inserire opzioni di guest checkout, senza che sia necessaria la registrazione. Soluzioni come lo SmartCheckout di Vtex, ad esempio, usano una tecnologia sicura, che non richiede l’inserimento di password e che permette all’utente di acquistare con un solo click, aumentando le conversioni fino al 25%.
  • Personalizzazione e risultati di ricerca pertinenti: fare leva su esperienze di successo e su fattori che mettano i clienti al centro.  Quando si gestisce un grande catalogo, proprio o di terzi parti, è importante fissare delle priorità e mostrare al cliente finale l’opzione migliore. Qui entra in gioco il ruolo del machine learning, quale strumento per aumentare i tassi di conversione e le vendite. Vtex Intelligent Search, ad esempio, fornisce un’esperienza “search-as-you-type”, dove i clienti possono interagire con la barra di ricerca e, grazie alla funzionalità di intelligenza artificiale, godere di funzioni come completamento automatico, controllo ortografico, sinonimi e prodotti simili, in modo istantaneo e nello stesso luogo. Oltre a fornire risultati accurati, un motore di ricerca dovrebbe facilitare i clienti nella ricerca dei prodotti. Questa funzionalità genera automaticamente pagine di navigazione personalizzabili e configurabili, adattandole alle singole esigenze legate al settore di mercato in cui un’azienda opera. Sfruttando l’indicizzazione dei contenuti e gli URL si possono, inoltre, ottenere migliori prestazioni Seo e aggiungere banner in pagine specifiche, il tutto a beneficio della fidelizzazione dei clienti favorita dall’offerta di esperienze personalizzate e di valore.

Incrementare le entrate con un marketplace online

Un marketplace online permette di vendere prodotti e servizi propri e di terze parti, con il vantaggio di far crescere il business senza incorrere in nessun investimento ulteriore. È il caso di Etsy, Airbnb e Uber.

Grazie al modello marketplace un’azienda può costruire e alimentare la relazioni con i propri clienti, senza doversi caricare di alcun onere operativo associato alla logistica (gestione delle consegne, del magazzino, del trasporto, dei resi, eccetera) né dei costi e dei rischi correlati al gestire un inventario proprio.

Per ogni vendita, l’operatore del marketplace riceve una commissione ed il profitto è quindi diretto. I marketplace online possono essere lanciati velocemente e sono altamente scalabili, in termini di offerta di articoli provenienti anche da venditori terzi, oltre che di nuove linee prodotto lanciate, comprese quelle introdotte ad esempio durante la pandemia per rispondere a specifiche richieste del mercato. La facilità di lanciare un marketplace online lo rende un’efficace alternativa ai canali di vendita tradizionali, nonché una nuova fonte di profitto certo.

Potenziare le vendite con i canali digitali

Il distanziamento sociale ha influenzato le attività di vendita sia nel B2C che nel B2B, ma come abituare i propri addetti alle vendite a lavorare in un ambiente digitale e, al tempo stesso, incrementare le vendite?

In primis, secondo Jurado, è necessario sfruttare le opportunità offerte dai sistemi di videochiamata online per permettere ai retailer di fare ciò che sanno fare meglio, seppur in versione online, avvalendosi di strumenti gratuiti come Skype e Google Meet o di soluzioni più avanzate, come Zoom o Microsoft Teams.

In secondo luogo, facendo leva sulle Live Chat è possibile trasformare le vendite e costruire un rapporto di fiducia, regalando ai clienti un’esperienza positiva.

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