Ecologia, tema caldo per Hp

Intorno a Itanium bisogna creare un ecosistema, questo è quello che ha pensato, e che ha fatto, Hp confermando la forte intenzione di migrare verso i 64 bit.

17 aprile 2003. Hp vuole creare un “ecosistema” per Itanium. Il colosso americano, che ha partecipato alla realizzazione del processore a 64 bit di Intel e che ha già un server a quattro vie basato sulla stessa piattaforma, prosegue nella migrazione della propria offerta, sia hardware che software, verso il nuovo Itanium 2.

Secondo i piani di Intel, la nuova architettura, chiamata in codice Maason, vedrà la luce quest’estate. Hp ha anche affermato che il California Institute of Technology for Advanced Computer Research già utilizza 17 server a due vie basati su Itanium 2, gli rx2600, come parte del progetto di supercomputing chiamato TeraGrid.

Secondo i responsabili di Hp, sono già 300 le applicazioni che hanno subito il porting sulla nuova piattaforma e ci sono 11 produttori di software, tra cui Iona Technologies, SeeBeyond, Sybase e webMethods che stanno già lavorando al porting delle loro applicazioni su Itanium 2. A queste aggiungiamo anche Oracle e Microsoft che hanno già dichiarato il loro pieno supporto.

Intanto Amd batterà il concorrente sul tempo lanciando l’Opteron, la versione server e workstation del suo Hammer a 64 bit inizialmente per server da una a otto vie, l’Athlon a 64 bit, invece, è previsto per settembre. Secondo i responsabili di Amd, la nuova architettura permetterà di utilizzare applicazioni a 32 e 64 bit, mentre l’Itanium 2 costringerà i produttori di software e sistemi ad adeguare i loro prodotti alla nuova piattaforma, a meno che non ci si “accontenti” dello Xeon che ancora corre a 32 bit. Amd ha già ricevuto il pieno supporto di Microsoft, con Windows 2000 e Windows 2000 Server, e di Sun Microsystems.

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