Ebook: una crescita a gradini arrotondati

Da Ebook Lab Italia le visioni su un mercato nascente ma che già mostra un dinamismo particolare. Cosa cambia, chi resiste.

L’avessero fatto apposta, qualcosa nel meccanismo si sarebbe sicuramente inceppato.
Invece, la casualità ha voluto che la sessione inaugurale di Ebook Lab Italia, l’evento in programma a Rimini dal 3 al 5 marzo e dedicato a tutto quanto fa parte della filiera dell’eBook, si sia aperta proprio la mattina in cui Il Corriere della Sera (ben supportato dalle note di agenzie nazionali e internazionali) raccontava a quattro colonne dell’azione intrapresa dalla Ue per verificare che non vi siano accordi di cartello tra editori per fissare i prezzi degli ebook.

Coincidenza fortuita ma in qualche misura fortunata, visto che ha offerto ad Antonio Tombolini, fondatore di Simplicissimus Bookfarm e ideatore dell’evento, lo spunto per dichiarare: ”Se in presenza di un mercato ancora così piccolo e così numericamente insignificante c’è già qualcuno che parla di cartello, questo dà la misura delle potenzialità del comparto che stiamo analizzando”.

Che le potenzialità vi siano sono tutti concordi, a EbookLab Italia. Sono le modalità di sviluppo che ancora non sono chiare.
Lo spiega sempre Tombolini: ”Un anno fa, quando ho cominciato a pensare a organizzare questo evento,avevo la percezione di una carenza di informazione e formazione. Vedevo alcune cose già in azione negli Usa, senza che nulla si muovesse in Italia. Oggi, invece credo che sia importante capire tutti che siamo in presenza di un mercato nascente. Un mercato piccolissimo e delicatissimo nei suoi equilibri, nel quale, in questo stadio, è assurdo parlare di concorrenza. Siamo in uno scenario nel quale tutti gli attori, insieme, devono trovare la strada giusta per fare sistema”.

Gli fa eco Gino Roncaglia, dell’Università della Tuscia, che parla di forti difficoltà nel prevedere i ritmi di crescita di questo comparto. ”La crescita va avanti a ondate, spesso a scalini arrotondati. Non sarà una crescita lineare e sicuramente, in questo percorso, qualcuno si farà male, soprattutto chi si muove senza idee economicamente spendibili”.
Ma crescita sarà e sarà una crescita che imporrà a molti dei soggetti attivi nella filiera un profondo ripensamento del proprio ruolo e delle proprie attività.

Di discontinuità nella crescita parla anche Cristina Mussinelli, presidente dell’Aie, Associazione Italiana Editori, che parla di un mercato complesso, molto diversificato sia per produzione, sia per distribuzione, sia per velocità di diffusione.
”In Europa i Paesi nei quali l’ebook più si sta diffondendo sono Germania, Inghilterra, Francia, Spagna e Italia. Non esistono però comportamenti univoci e codificati”. E se è vero che il mondo educativo, quello accademico e il trade (narrativa e poesia nel suo insieme) sono nell’ordine e tre segmenti d’elezione in tutti i Paesi citati, è altrettanto vero che altri elementi apparentemente collaterali possono fortemente influenzare comportamenti e abitudini.

Mussinelli si riferisce in modo specifico alla diffusione del commercio elettronico: ”Rispetto agli altri Paesi citati, l’Italia è più in arretrato nella diffusione dell’ecommerce e nell’utilizzo della carta di credito. Nel contempo, nei Paesi nei quali l’ecommerce ha una diffusione maggiore, proprio l’ecommerce, più che gli ebook, potrà mettere in discussione il ruolo delle librerie tradizionali, soprattutto laddove gli etailer coniugano la vendita di libri elettronici a quella di libri fisici”.

Sia Mussinelli sia Roncaglia concordano nel sostenere che siamo in presenza di un comparto ancora in via di definizione, destinato ad assumere connotazioni molto differenti mano a mano che si diffonderanno i dispositivi che consentono l’accesso in mobilità. Mussinelli pensa all’evoluzione delle guide turistiche, dei servizi medici e farmaceutici, ad esempio guide turistiche, servizi per medici: ”L’intreccio tra prodotto, contenuto, servizio e tool sarà sempre più evidente”. mentre Roncaglia ipotizza evoluzioni verso il social reading: ”Nei dispositivi del futuro mi aspetto un proliferare delle discussioni a margine dei libri, anzi, dentro il libro stesso. Mi aspetto, soprattutto, una evoluzioni degli stessi ereader, destinati a non limitarsi al solo essere dispositivi di lettura. Del resto lo stesso Kindle fin dall’inizio non è stato un semplice dispositivo, ma un cordone ombelicale con un mondo di servizi”.
Il futuro sarà dunque fatto di terminali inseriti in un complesso sistema informativo: ”Il mondo del libro diventa un mondo di relazione costruito collaborativamente”, conclude Roncaglia.

Mussinelli, dal canto suo, sottolinea come anche l’evoluzione del formato Epub punta a un modo nuovo di concepire gli ebook:”Le specificità di Epub3 non sono orientate alla sola realizzazione di una copia anastatica del testo, ma all’integrazione di contenuti multimediali e interattivi”.
Aggiunge però: ”In questo momento il prezzo degli ereader in Europa è ancora più alto rispetto agli Stati Uniti. Il prezzo ideale sarebbe tra i 100 e i 150 euro: in ogni caso siamo ancora lontani da un vero e proprio mass market, anche se la tendenza al downpricing c’è”.

Nonostante l’entusiasmo e l’interesse che comunque in sala si percepisce, è ancora Antonio Tombolini che, a margine, tira un po’ le fila del discorso: ”E’ un comparto nel quale ancora ci sono tante assenze. Tante e in tutti i mestieri. Ci sono editori che vivono il digitale come una minaccia dalla quale difendersi e perdono tempo a ragionare su come difendersi o su come ostacolare un cammino già iniziato. Ci sono autori e agenti letterari che rifiutano di ragionare su tematiche come il Drm, così come ci sono autori che vivono l’ebook come un prodotto di serie B. E ci sono società di typesetting che sembra non vogliano andare oltre In Design e perdono tempo a ragionare su come ritardare i cambiamenti. E poi ci sono gli altri quelli che guardano a queste cose come a cambiamenti ineludibili. E provano a fare sistema”.

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