E’ un vero «boss» il Cio del 2006

Un’indagine Gartner su 1.400 Cio sancisce la trasformazione delle organizzazioni It verso il business. Bene saperlo per poi offrire i prodotti di “prima necessità”

Un’indagine Gartner su 1.400 Cio sancisce la trasformazione delle organizzazioni It verso il business. Bene saperlo per poi offrire i prodotti di “prima necessità”

Conoscerli per… servirli meglio. Chi sono? Ma i chief information officer vostri clienti, ovviamente. Figure che, partendo dal consueto rapporto di Gartner sulle loro attese e le loro attitudini, cerchiamo di capire per analizzare le azioni pianificate o previste sull’impianto tecnologico dell’azienda in cui sono sempre più “re”. Sì, perché Gartner, dopo averne sentiti 1.400, tutti Cio operanti in una trentina di Paesi, ha testato il polso a chi pianifica un montante di investimento in Information technology di circa 90 miliardi di dollari.

Aziende al “top”
Per dirne di più aggiungiamo che i Cio sentiti rappresentano società che hanno un budget di 71 milioni di dollari e in cui lavorano addirittura 300 professionisti tecnologici. Realtà decisamente imponenti, con un sistema Edp evidentemente ampio, soprattutto se confrontate con quelle nazionali. Ma che comunque fanno tendenza e danno segnali su come il quadro complessivo si componga e anche a quale velocità.

Numericamente la ricerca di Gartner ha scoperto che i budget It saranno mediamente in crescita del 2,7%, quasi in linea con quanto hanno fatto lo scorso anno (crescita del 2,5%).
Ma quel che più conta del rapporto è l’aspetto “qualitativo”, che segnala come i Cio stiano sempre più interiorizzando i dettami evolutivi dei loro executive di riferimento, e siano chiamati a investire in sicurezza, qualità e riduzione di costi, per favorire la crescita del business. In altre parole, a loro (e all’It) i Ceo chiedono di partecipare maggiormente al processo di crescita e competitività societaria. Il processo di trasformazione dell’organizzazione It in senso business, insomma, è in atto. Ciò emerge anche dalla classifica delle priorità che i Cio hanno per il 2006. Al primo posto di quelle tecnologiche c’è la Business intelligence, seguita dalla sicurezza e dal lavoro mobile. Al sesto posto le Service oriented architecture, nona la virtualizzazione e ultimo posto (su dieci) per la modernizzazione delle applicazioni legacy.

Parallelamente, le priorità di business dei Cio vedono al primo posto il miglioramento dei processi, seguito dal controllo dei costi operativi e dallo sviluppo delle tematiche di Crm. Ultimo in classifica l’astratto tema dell’innovazione a qualsiasi costo.

Manager a tutto tondo
Dal quadro tratteggiato da Gartner emerge, rafforzata, la figura del Cio-manager d’impresa a tutti gli effetti. Molto meno tecnologo rispetto al passato, il Cio del 2006 è atteso dalle sfide del rafforzamento della catena del valore (almeno secondo i due terzi dei manager sentiti), della costruzione, nella propria struttura, di skill che siano la congiunzione di It e business (ovvero, deve poter replicare la propria figura anche al di sotto di sé e avere attorno persone in grado di assicurare i risultati di business) e, conseguentemente, del superamento delle barriere fra It e business che ancora esistono (per due terzi dei chief information officer).

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