E ora tocca a Office 10

Superata la fase critica del lancio di Windows 2000, Microsoft sta oramettendo mano si propri principali applicativi. Per la nuova suite daufficio, e previsto, fra l’altro, il supporto vocale.

Dopo Windows 2000, i lavori di sviluppo di Microsoft si concentrano ora
sugli applicativi. A partire da quello con il maggiore installato su
piattaforme desktop, ovvero Office. La nuova versione della suite, che sar
à
contraddistinta dal suffisso numerico 10, conterrà varie migliorie, fra cu
i
maggiori possibilità di uso collaborativo, supporto di tecnologie vocali e
spazio per opzioni di application hosting. Il primo beta test del nuovo
prodotto è previsto in estate e il rilascio avverrà nell’ultima parte
dell’anno.
Office 10 sarà, negli intenti del costruttore, una vera e propria
piattaforma per il workgroup, con l’appoggio back-end di Exchange,
verosimilmente, anche se Sql Server o Site Server potrebbero essere la
scelta definitiva. L’ultima versione, battezzata
x-link
Conferencing Server; 009; A; 25-02-2000
x-fine-link
, sembrerebbe prestarsi particolarmente per essere la base d’appoggio per
una disponibilità distribuita e intercomunicante di servizi Office;, Web e
di instant messaging.
La vera novità di Office 10, tuttavia, sarà il pieno supporto della
tecnologia vocale e in tal senso si spiega il rafforzamento della
partnership con gli specialisti di Lernout & Hauspie. In particolare, è
previsto il controllo via voce di funzioni come il salvataggio, la stampa e
l’apertura di file, oltre a capacità di speech-to-text per poter dettare
testi e all’inverso per leggere le e-mail. Nel giro di sei mesi, poi, è
previsto il lancio di una versione riscritta di Speech Application Program
Interface (Sapi) 5.0, come parte del Software Development Kit di Office.
Questo upgrade, consentirà, fra l’altro, di interrompere sessioni, per
esempio, di dettatura, oltre a riconoscere tag Xml, anche non visibili, dal
Web, per migliorare l’interattività dei siti.
Infine, c’è il nuovo fronte dell’application hosting, dove Microsoft spera
di sfondare con una versione di Office ancora più aperta al Web e dunque i
n
grado, in teoria, di attrarre Asp e Isv che vogliano ospitare applicazioni
specifiche su base affittuaria.

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