E alla fine Kumar se ne va

A sorpresa le dimissioni dall’incarico di chief software architect. Impossibile conciliare un qualsiasi ruolo all’interno di Ca e il taglio con il passato, ha dichiarato nella sua lettera di dimissioni.

7 giugno 2004 Probabilmente era necessario
attendere la fine del Ca World . Un Ca World che mai come quest’anno ha rappresentato il momento del rinsaldamento del rapporto tra l’azienda e i suoi clienti e partner.
E così, luci del
palcoscenico spente, stabilità ribadita, segnali di rassicurazione trasmessi a
chi di dovere, Sanjay Kumar
lascia la scena.
Da poche
settimane chief software architect, dopo aver lasciato la carica di presidente e Ceo di Ca in seguito alle notifiche da parte della Sec sulle irregolarità nei bilanci aziendali, Kumar ha rassegnato le proprie dimissioni un po’ a sorpresa, e con un messaggio poco equivocabile.
Nella nota, pubblicata da Ca sul proprio sito web, Kumar dichiara infatti: “In questi ultimi giorni mi sono reso conto che la mia permanenza in Ca non sta aiutando l’azienda ad andare avanti. Se è vero che le mie dimissioni da presidente e Ceo hanno rappresentato un taglio rispetto al passato, devo a malincuore ammettere però che fino a quando io avrò un qualsiasi ruolo all’interno di questa azienda non sarà possibile scindere il legame tra il passato e il mio incarico”.
Ci voleva davvero il Ca World, perché le prime reazioni che si leggono sulla stampa statunitense non hanno certo il sapore dello sconcerto.
Qualcuno considera le dimissioni necessarie, confermando i sentimenti espressi da Kumar nel suo messaggio; qualcuno le considera irrilevanti rispetto al prosieguo delle strategie aziendali.
Ca è stabile.
Con o senza Kumar.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome