Sanjay Kumar rassegna le dimissioni

Il presidente e Ceo di Computer Associates lascia i propri incarichi nel momento decisivo dell’indagine sugli illeciti d bilancio a carico dell’azienda. Ranieri nuovo presidente.

22 aprile 2004 Terremoto ai vertici di Computer
Associates
. Dopo le indiscrezioni dei giorni scorsi, dopo il
rincorrersi di voci, ieri sera la comunicazione ufficiale.
Il Ceo
della società, Saniay Kumar, ha rassegnato le dimissioni
dagli incarici
di presidente e chief executive officer, ha lasciato il proprio
ruolo nel board direttivo della società e ha assunto un nuovo incarico di
chief software architect.
Nel contempo Lewis
Ranieri
ha assunto il ruolo di presidente e ha immediatamente
aperto le chiamate di incarico per la nomina di un nuovo Ceo ad interim.
Le
dimissioni di Sanjay Kumar, che ricopriva il ruolo di Ceo fin dal
2000, arrivano in un momento piuttsto critico per Ca, che si trova nel
momento cruciale di un’indagine fiscale a suo carico, in corso da un paio
di anni,  che ha già portato alle dimissioni di 14 top manager.
E
non è escluso che l’allontanamento di Kumar finisca per aiutare l’azienda a
trovareun accordo definitivo con il dipartimento di Giustizia americano e
con la Securities and Exchange Commission, che fin dal maggio del 2002
stanno indagando per stabilire se Ca abbia o meno iscritto a bilancio vendite
non ancora effettuate.
Qualche settimana fa, l’ex Chief Financial
Officer della società Ira Zar
aveva ammesso proprie responsabilità,
chiamando però in concausa livelli manageriali superiori al suo, che
avrebbero occultato il calo delle vendite in corso.
Dalle dichiarazioni
ufficiali pubblicate sul sito dell’azienda, si intuisce come le dimissioni di
Kumar siano state sollecitate dallo stesso board. Il nuovo presidente Ranieri
dichiara infatti che “il cambiamento nel ruolo di Sanjay non è basato sulla
conclusione che sia implicato in qualsiasi irregolarità. Nondimeno, i fatti sono
avvenuti durante il suo mandato e il board ha ritenuto appropriata questa
mossa
“.
E, a quanto si legge sulle prime note delle agenzie americane,
appare chiaro che figure come Ranieri, o come Walter Schuetze o ancora il
docente dell’università di Harvard Jay Lorsch, tutti entrati nel board dopo
l’inizio dell’indagine, stiano portando avanti con metodica determinazione il
loro obiettivo di rinnovo completo dello staff manageriale. E non è certo un
caso che prima delle dimissioni di Kumar, in questa stessa settimana, 9 manager
siano stati portati alle dimissioni.
Positiva la reazione di Wall
Street
. Il titolo ha guadagnato 82 cent, segno che gli investitori
hanno in qualche modo apprezzato la pur drastica
decisione.

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