Le interfacce amichevoli, si sa, semplificano la vita di utenti e gestori in particolare. A questo devono aver pensato tanto l’Ietf (Internet Engineering Task Force) quanto Microsoft. Entrambi hanno proposto un protocollo per la realizzazione di interf …
Le interfacce amichevoli, si sa, semplificano la vita di utenti e gestori
in particolare. A questo devono aver pensato tanto l’Ietf (Internet
Engineering Task Force) quanto Microsoft. Entrambi hanno proposto un
protocollo per la realizzazione di interfacce di ricerca delle risorse di
rete all’interno di un ambiente aziendale. Ma non di comune accordo
purtroppo.
L’Ietf ha presentato il protocollo Slp (Service Location Protocol), già
noto agli operatori del settore, poiché sotto studio da circa dieci anni,
e, pertanto, già supportato da un discreto numero di produttori hardware e
software, tra i quali Novell, Apple, Sun Microsystems e Ibm.
A detta di un portavoce dell’organismo normatore, ogni risorsa della rete
dovrebbe integrare un pezzo del codice Slp, in modo che possa essere
facilmente identificata. Se oggi Slp è vicino all’approvazione definitiva,
la proposta di Microsoft, invece, è stata appena introdotta presso l’Ietf
stesso. Si tratta del protocollo Ssdp (Simple Service Discovery Protocol),
componente delle specifiche Universal Plug and Play, secondo quanto
spiegato da Greg Sullivan, product manager di Microsoft.
Secondo alcuni analisti, comunque, la proposta di Microsoft non dovrebbe
rallentare i lavori dell’Ietf, in quanto i due protocolli potrebbero
seguire due strade parallele. La proposta della casa di Bill Gates,
infatti, è destinata al mercato dell’home networking e potrebbe trovare,
quindi, una collocazione di nicchia. Certo, sarebbe auspicabile poter avere
uno standard solo, ma anche non perdere altro tempo sarebbe opportuno.