Documentum, azione di conservazione

La divisione di Emc aggiunge un modulo al framework Archive Services per acquisire i più svariati contenuti e conservarli nel tempo.

Il controllo del flusso documentale all’interno degli uffici è una necessità stringente ormai da qualche anno.

Le aziende, infatti, in barba a chi preconizzava l’avvento dell’ufficio senza carta, accatastano, stampano e conservano ancora la maggior parte dei documenti all’interno di faldoni stipati in archivi polverosi.

Complici anche nuove normative, che obbligano alla conservazione, anche per diversi anni, e all’esibizione di contratti, e-mail e quant’altro.

L’archiviazione sostitutiva è diventata, negli ultimi anni, una valida alternativa a questa situazione, complici tecnologie sempre più sofisticate disponibili a costi piuttosto accessibili.

Ne sa qualcosa Documentum, divisione di Emc che sulla soluzione di queste problematiche ha creato la propria ragion d’essere.

«In Italia – esordisce Pierre Casanova, country manager del Software Group di Emc Italia – abbiamo oltre 70 clienti per queste soluzioni, 22 dei quali acquisiti nel corso del 2005, a riprova del fatto che le problematiche di presidio dei contenuti digitali e Web e la gestione dei diritti digitali stanno turbando i sonni di molti It manager nelle grandi aziende».

La società, infatti, acquisita dal colosso dello storage Emc nel corso del 2004, può contare oggi su un framework integrato di soluzioni di archiviazione e gestione intelligente di documenti e immagini, che poggia sulle tecnologie sviluppate internamente da Emc e su quelle rilevate con le ultime molteplici acquisizioni della casa di Boston.

«In particolare – gli fa eco Massimiliano Grassi, marketing manager di Emc Software Group Italia – nel corso degli ultimi mesi la nostra offerta si è arricchita dei contributi di Captiva, specialista di digitalizzazione e categorizzazione di contenuti cartacei, e Acartus, per la gestione dei report e degli output generati dai computer. Ma anche di quelli di Autentica, specialista nella protezione dei dati che risiedono al di fuori dei repository aziendali, come quelli posti fisicamente sul portatile di un consulente esterno, e Kashya, che sviluppa software di replica per la protezione continua dei dati».

Proprio all’archiviazione e alla ritenzione di tutti i tipi di contenuti, Emc Documentum dedica la sua soluzione Archive Services, che si è di recente arricchita di un nuovo modulo (Imaging). Si tratta di un’offerta pacchettizzata che unisce il software per la cattura dei documenti mutuato da Captiva, InputAccel, con la tecnologia di gestione ottimizzata dei supporti storage.
Pensata per le aziende che gestiscono grandi volumi di “carta”, la soluzione permette di trasformare i documenti cartacei in formato elettronico, indicizzandoli e facilitandone la conservazione, la ricerca, l’individuazione e l’eliminazione.

Particolarmente utile per le banche e le assicurazioni, la Pa, le aziende sanitarie e gli ospedali, questo strumento sfrutta una serie di regole di sicurezza che lo rendono applicabile non solo alle immagini documentali, ma anche alle reportistica aziendale (con il modulo Reports, già disponibile), alla posta elettronica (con il modulo Email) e ai contenuti della piattaforma Sap (con il modulo omonimo), in modo da consolidare gli archivi elettronici, per accedere più velocemente a tutte le informazioni immagazzinate.

La società ha anche rilasciato contestualmente una versione potenziata dello strumento di backup Emc per la piattaforma Documentum. Disponibile da giugno, NetWorker Module for Documentum permette il backup e recupero sincronizzat, su disco e nastro, di tutti gli elementi di repository della piattaforma Documentum, compresi gli indici full-text, che contenono le informazioni di indice per i documenti del repository, i database contenenti le informazioni relative ai documenti e alle loro interrelazioni (metadati) e, infine, le aree di storage, che comprendono informazioni di contenuto e file di configurazione.

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