Disponibile la beta di Rhel 6

Primo annuncio pubblico relativo alla prossima versione della piattaforma Red Hat Enterprise Linux.

Red Hat Enterprise Linux 6 entra in beta oggi. La versione attualmente supportata è Red Hat Enterprise Linux 5, presentato a marzo 2007, aggiornato con upgrade regolari (l’ultimo in ordine di tempo, lo scorso mese), continuerà a essere supportato fino al 2014.

Rhel 6 intende abbattere i confini che dividono ambienti virtuali, fisici e cloud, e lo fa con una tecnologia core aggiornata, dal kernel all’infrastruttura applicativa fino alla toolchain di sviluppo.

Fra le novità Red Hat punta l’attenzione sulle funzionalità di power management: i miglioramenti di time-keeping nel kernel consentono al sistema di trasferire più frequentemente in modalità idle i processori che non hanno compiti attivi. Strumenti di monitoraggio come il powertop sono stati pensati per aiutare a evidenziare eventuali problematiche di consumo, che possono essere risolte per ridurre ulteriormente i consumi di energia.

È stato riscritto lo schedulatore di processo, in modo che possa condividere in maniera più equilibrata i cicli di elaborazione tra i vari processi e offra un maggiore determinismo facendo sì che i processi a priorità maggiore ricevano la minima interferenza possibile da quelli a priorità minore.
Presenti anche miglioramenti nella lock synchronization multiprocessore.

Un nuovo servizio chiamato System Security Service Daemon (Sssd) offre una gestione centralizzata delle identità e permette anche di mantenere le identità nella cache per un utilizzo offline.

Rhel 6 sviluppa ulteriormente la virtualizzazione integrata basata su Kvm presente nelle precedenti versioni.

Il supporto allo storage network block tramite protocolli FCoE e iScsi rende possibile effettuare un resize online di volumi mirrorati e multipath usando Lvm/Dm.

La release include il file system ext4. Come ultima generazione della famiglia di file system estesi, offre supporto a file di dimensioni più grandi, un’allocazione più efficiente dello spazio su disco, un miglior controllo del file system ed un journaling più solido. Oltre a ext4, si prevede che sarà disponibile anche il file system Xfs, adatto per file e directory di dimensioni particolarmente elevate. Nfs è stato aggiornato alla versione 4, che comprende supporto per Ipv6.

Il compilatore Gcc è stato aggiornato alla versione 4.4. Questa versione è compatibile con la bozza di standard C++ 0x, è conforme ad OpenMP 3.0 ed offre molte funzionalità di debugging.

Per il desktop la versione introduce l’identificazione automatica del tipo di schermo e il supporto a più display. Sono anche stati aggiunti nuovi driver per supportare i dispositivi grafici Nvidia. Ovviamente, nessuna release sarebbe completa senza aggiornamenti significativi ai desktop Gnome e Kde.

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