Dieci sfide per l’Icann

Iniziati in Nuova Zelanda i lavori dai quali dovrebbe nascere il piano triennale dell’organizzazione. Molti i temi sul tavolo, incluso il supporto agli alfabeti nazionali.

A Wellington, Nuova Zelanda, sono riuniti in questi giorni i vertici
dell’Icann, impegnati a esaminare nel dettaglio il piano triennale di sviluppo,
messo a punto negli utlimi nove mesi e ora pronto per il rilascio definitivo.


Il piano identifica 10 sfide per l’organizzazione,
che vanno dalla capacità di rispondere in modo adeguato a una base di utenti
sempre più ampia e globale alle soluzioni per migliorare la sicurezza fino a
toccare i temi della stabilità legata alla sempre maggiore diversificazione dei
dispositivi con i quali gli utenti accedono alla Rete.


Davvero tanti i temi sul tavolo di discussione, inclusi gli
attacchi DoS distribuiti e la controversa ipotesi di apertura di un dominio .xxx
destinato ai siti con contenuto per il solo pubblico adulto.


E poi, tema quantomai attuale, la necessità di introdurre il
supporto per i diversi alfabeti nazionali, così da rispondere in modo adeguato a
una serie di istanze e di pressioni che vengono dalla Cina, dai Paesi Asiatici e
da alcune regioni dell’Europa orientale.

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