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Dell Technologies Forum 2022, la trasformazione digitale è un’esigenza

L’edizione 2022 del Dell Technologies Forum torna in presenza e torna in grande stile, con un evento decisamente molto affollato di partner, clienti ed esperti del settore: circa 1800 le persone che hanno partecipato all’evento.

A fare gli onori di casa il VP & General Manager Filippo Ligresti, preceduto da un video di Michael Dell. Il fondatore della società americana ha sottolineato l’importanza “per costruire un futuro migliore” delle tecnologie emergenti, 5G ed Edge Computing su tutte.

Persone e tecnologia: due tasselli centrali nel discorso di Ligresti. Persone che, sottolinea il manager italiano, sono stanche e la tecnologia deve giocare un ruolo centrale nel supportare i lavoratori. Molto eloquenti, in questo senso, i risultati di una ricerca di Dell.

Secondo il 60% dei leader, la cultura organizzativa limita la capacità di innovazione dei dipendenti.

Una resistenza al cambiamento che, nei fatti, peggiora le performance aziendali. Anche per questo il 52% del campione ritiene che l’assenza di una tecnologia adeguata consenta di rimanere al passo con il mercato.

Essere data driven sarà cruciale per il 51% degli intervistati, cui fa da corollario il 71% di chi afferma di avere paura degli attacchi informatici. “non è questione di se, ma di quando una azienda verrà attaccata” ricorda Ligresti.

Secondo Dell, le aziende devono fornire strumenti hardware e software per fare lavorare al meglio la propria forza lavoro. Garantendo ai dipendenti anche una qualità della vita che eviti o quantomeno limiti in modo efficace il rischio di burnout, e il conseguente fenomeno della great resignation.
L’80% degli intervistati ritiene che il passaggio al lavoro ibrido e distribuito creerebbe un ambiente di lavoro più inclusivo. Una percentuale quasi bulgara. La produttività afferma Ligresti, si aumenta delegando a tecnologia e automazione le parti pi ripetitive e meno stimolanti del lavoro.

Tuttavia, solo il 37% del campione ritiene di svolgere un lavoro mentalmente stimolante: grandi margini di miglioramento, secondo lo studio presentato da Dell.

 “La trasformazione digitale deve avvenire con le persone, non ALLE persone”, dichiara Ligresti.

Filippo Ligresti

Eppure, secondo l’83% degli intervistati ritiene che i propri leader non abbiano vere capacità di ascolto, e il 34% si spinge ad affermare che i leader aziendali ritengano perfino superflui i dipendenti.

Il paradigma di Dell: sono i dati a guidare

Tornando al tema dei dati, Dell ritiene giustamente irrinunciabile un approccio “multi cloud by design”. Usare qualsiasi cloud provider e qualsiasi vendor. Oggi, tuttavia, il cloud ha un grande alleato: l’Edge computing, e il calcolo di prossimità. Sfruttare il dato in tempo reale (ad esempio nel manifatturiero, o in un supermercato, e ancora negli ospedali) è determinante in una ampissima casistica. La bassa latenza è uno dei principali punti di forza dell’Edge computing, senza dimenticare che in non poche situazioni il mantenere i dati on premise è un obbligo o una scelta non negoziabile per le organizzazioni.

Dell è da tempo fra i leader di mercato del settore, e si trova quindi in una posizione invidiabile per sfruttare l’attuale e potente tendenza di adozione di questa tecnologia.

Naturalmente, i PC rimangono parte integrante del core business di Dell. Questi strumenti sono una “finestra sull’innovazione tecnologica”, fondamentali per creare il miglior ambiente di lavoro possibile: “una volta le aziende dedicavano sforzi e risorse nel creare workplace accoglienti, oggi è sui PC che si stanno ricalibrando le attenzioni delle organizzazioni, per agevolare la produttività dei propri dipendenti”

Sulla cybersecurity, Dell ha rimarcato l’importanza di un approccio Zero Trust. Non è certo volontà della società americana il rivoluzionare un concetto così importante, ma semmai di sposarlo appieno e sviluppare soluzioni che siano il più possibile abilitanti, perché semplificare la sicurezza è il modo migliore per renderla intrinsecamente più efficace. Dell PowerProtect Cyber Recovery va interpretata proprio in quest’ottica: soluzioni completamente integrate e gestite da Dell per l’intero lifecycle.

Dell e il mercato italiano

La situazione del mercato italiano, afferma con soddisfazione Filippo Ligresti, è perfino migliore di quella globale di Dell. Un risultato che assume maggior valore alla luce del cambio Euro/Dollaro decisamente poco vantaggioso per il nostro paese.

Senza dubbio, il fenomeno remote working ha sostenuto la domanda di PC, rimasta altissima anche a fine pandemia. Peraltro, anche nel segmento server la quota di mercato di Dell è a livelli record, superando il 45% del totale.

Analoga penetrazione vale per il mercato storage: “siamo orgogliosi e felici della fiducia che i clienti ci hanno accordato, e ci impegniamo al massimo per continuare a soddisfare le loro esigenze”

Il settore cybersecurity ha visto, negli ultimi 12 mesi, una crescita esponenziale per Dell. “le prospettive sono cambiate in modo incredibile rispetto anche solo a tre anni fa. Sentiamo tutta la responsabilità di accompagnare i nostri clienti in un percorso virtuoso nella sicurezza informatica.” 

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