In un contesto in cui dati, normativa e trasformazione digitale avanzano a velocità sempre più elevate, la data governance sta assumendo un ruolo strategico per le imprese. Per capire come sta cambiando questo ambito e quali sono oggi le priorità per le organizzazioni, ne abbiamo parlato con Teresa Roma, Business Line Manager presso Kirey Group, che offre una lettura concreta delle sfide e delle opportunità legate alla gestione consapevole del dato.
La Data Governance è ormai cruciale nei percorsi di trasformazione digitale. Qual è la visione di Kirey sul ruolo che deve avere oggi nelle imprese?
Le aziende hanno da sempre raccolto e interpretato dati, ma oggi ci troviamo di fronte a uno scenario molto diverso, più evoluto e al contempo anche più “esigente”.
Nell’era della digital economy, previsioni e simulazioni accurate sono più che mai fondamentali per permettere alle aziende di sostenere decisioni strategiche, prendendo in considerazione tutti gli elementi utili alla valutazione, mentre, in parallelo, il quadro normativo europeo, dal GDPR all’AI Act, impone alle imprese, e in particolare al settore finanziario, standard sempre più elevati in materia di privacy, sicurezza e trasparenza nella gestione dei dati.
In questo quadro, la data governance gioca un ruolo chiave: sia perché la proliferazione e la complessità di dati diversificati, interni ed esterni, rende sempre più urgente l’adozione di una disciplina che ne certifichi il valore e promuova la gestione del rischio; sia perché assume un ruolo strategico nel garantire la compliance e abilitare modelli di Open Finance e servizi personalizzati.
In breve, la data governance ha oggi un ruolo cruciale nella trasformazione del rapporto con il cliente, nella promozione di nuovi servizi e nell’abilitazione della Digital Collaboration. Grazie a modelli di data governance basati su strumenti di Intelligenza Artificiale (AI) e Machine Learning (ML), se da un lato il valore dei dati è aumentato esponenzialmente, dall’altro la loro gestione richiede competenze e consapevolezza perché siano realmente utili.
Kirey è stata inserita da Gartner tra i Representative Vendor. Quali elementi distintivi hanno permesso questo traguardo e in cosa vi differenziate dai grandi player globali?
Come Kirey, attraverso la nostra metodologia proprietaria IQF© (Information Quality Framework), assicuriamo la copertura completa dei processi di data governance e data quality con un approccio flessibile, strutturato e ordinato, arricchendoli negli anni di nuove funzionalità, sfruttando le innovazioni tecnologiche e comprendendo le richieste dei clienti e la portata delle normative.
Il nostro Information Quality Framework si distingue per la sua capacità di gestire il lineage dei dati fornendo una visione completa del loro ciclo di vita, dall’origine fino al consumo, attraverso tre fasi costitutive essenziali:
- Analisi delle necessità aziendali;
- Monitoraggio della qualità dei dati in tempo reale, con automazione dei controlli e azioni correttive suggerite da algoritmi di machine learning;
- Assicurazione della conformità normativa e della trasparenza, grazie a regole di governance solide e integrazioni attive tramite API.
La decisione di puntare su un approccio metodologico distintivo, anziché su un semplice strumento, ci ha permesso, già nel 2019, di abbracciare la visione di Gartner sulla qualità e la governance dei dati e la necessità per le aziende di adottare un modello che possa guidare i loro investimenti in data management e analytics per soddisfare esigenze organizzative chiave, come la crescita dei ricavi, l’ottimizzazione dei costi e una migliore customer experience.
Nell’ottica di promuovere l’innovazione continua delle nostre soluzioni, continuiamo a impegnarci nella ricerca per arricchire il nostro metodo e la nostra suite dal punto di vista della qualità e della governance del processo di produzione dei dati e, in questo senso, abbiamo già avviato progetti pilota in Italia che guardano al futuro della “Connected Governance”.
Definite DG Suite una soluzione “liquida” e basata su microservizi. Cosa significa concretamente per le aziende che la adottano?
DG Suite è un software flessibile e adattabile, caratterizzato dal suo spingersi oltre il concetto di semplice tool per configurarsi come una soluzione modulare basata su un approccio metodologico unico, il metodo IQF©. Proprio in virtù di quest’ultimo, e di un approccio strutturato e ordinato alla data quality, ogni componente si integra in modo fluido con servizi, prodotti e suite esistenti, offrendo un’esperienza ibrida e completa per gestire e monitorare i dati della propria organizzazione e soddisfare le più diverse esigenze di business. Quello che più di ogni altra cosa caratterizza DG Suite quindi è il non essere solo uno strumento, ma una soluzione completa, altamente flessibile e adattabile all’ecosistema aziendale.
Nel contesto attuale di incertezze geopolitiche e normative, come supportate i clienti sul tema della sovranità del dato e della continuità operativa?
Nell’attuale contesto geopolitico, le strategie di accesso e controllo delle informazioni che entrano e risiedono in rete hanno assunto valenze strategiche, soprattutto nel settore bancario e in quello assicurativo. La risposta a questa sfida per noi europei è esistenziale e duplice: da una parte, dev’esserci la risposta normativa, proseguendo il percorso verso la “sovranità digitale europea” avviato dall’attuale Commissione nel 2020 e caratterizzato da un continuo adeguamento (GDPR, DORA, NIS2, Digital Operational Resilience Act) in grado di tenere il passo con le rapide evoluzioni degli scenari; dall’altra, la capacità da parte degli attori tecnologici di supportare i propri clienti con soluzioni caratterizzate da un approccio strutturato alla data governance e alla data quality, attento ai nodi della sovranità del dato e della continuità operativa, specialmente nel caso di istituzioni bancarie e finanziarie.
Per queste ragioni, in Kirey forniamo consulenza strategica per i programmi di Data Governance e Data Quality, definendo modelli che assicurano la tracciabilità e una classificazione corretta; redigiamo politiche e linee guida per la governance e la qualità dei dati; supportiamo l’implementazione pratica dei sistemi di Data Governance e Data Quality Control, collaborando con i clienti nella selezione di architetture cloud conformi a requisiti di sovranità e localizzazione del dato, e applichiamo la nostra metodologia proprietaria IQF© per accelerare i progetti. Inoltre, per garantire la continuità operativa, integriamo la gestione del dato nei piani di Business Continuity e Disaster Recovery, implementiamo sistemi di data quality per il monitoraggio e la correzione delle anomalie e utilizziamo tecnologie di automazione e machine learning per rilevare tempestivamente i rischi e attivare azioni correttive.
Nella vostra roadmap compaiono funzioni avanzate come what-if analysis e machine learning per la Data Quality. In che modo cambierà l’approccio alla Data Governance nei prossimi anni?

Kirey è da sempre impegnata nello sviluppo di soluzioni innovative. Le nuove normative, che spaziano dal monitoraggio dei principi per l’aggregazione e la reportistica dei dati di rischio fino all’interpretazione quantitativa delle caratteristiche peculiari di un modello di AI, rappresentano uno stimolo e la base per le evoluzioni successive.
Le nuove frontiere riguardano principalmente le connessioni tra Data & Information Governance, Machine learning e AI, ambito in cui sono stati individuati modelli predittivi per arricchire strumenti, funzionalità e metodi in uso.
Queste funzioni avanzate cambieranno le prospettive di utilizzo delle tecnologie e le competenze necessarie all’implementazione della Data Governance e dei risultati ex ante.
La Data Governance è spesso percepita come tecnica. Come riuscite a tradurla in vantaggi concreti per il top management, in termini di riduzione dei rischi e agilità decisionale?
La Data Governance consente di valorizzare il capitale informativo aziendale, dandogli centralità nel supporto decisionale. Grazie ad una gestione strutturata, è possibile individuare e risolvere tempestivamente le problematiche operative, riducendo i rischi e le perdite legate a carenze nella gestione della qualità e del governo dei dati
Standardizzare e stabilizzare nel tempo questi processi porta benefici tangibili sia all’IT che alle funzioni di business. In particolare, è possibile ottenere una definizione chiara e condivisa delle informazioni tramite l’introduzione di un dizionario dati, una distinzione precisa delle responsabilità tra le funzioni e una più facile integrazione tra sistemi informativi e fonti eterogenee.
Inoltre, la Data Governance fa emergere e riordina attività spesso svolte in modo inefficiente e senza una chiara ownership, attribuendo competenze e autorevolezza ai singoli e aumentando la soddisfazione del personale. Tutto questo si traduce in una maggiore agilità decisionale e in un vantaggio competitivo concreto per il top management, andando oltre la semplice dimensione tecnica.






