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Darkroom: la fotografia mobile sbarca su Apple Vision Pro, e altre novità in arrivo

Lanciato nella sua prima versione nel 2015, Darkroom, app che sin da subito attirò l’interesse dei fotografi e in particolar modo chiaramente della community di appassionati di iPhone photography, festeggia i suoi 9 anni. Da allora, sottolinea il team, centinaia di migliaia di fotografi hanno utilizzato Darkroom per modificare le proprie foto on the go.

Per l’occasione, il team ha anche condiviso alcune novità recenti e alcuni dettaglio sui lavori in corso, che diventeranno nuove funzionalità prossimamente.

Nel 2018, l’esperienza Darkroom è stata estesa all’iPad e nel 2020 l’app ha ricevuto l’Apple Design Award come riconoscimento per il design e l’innovazione. Nel 2021 è stato annunciato l’arrivo di Darkroom su Mac, tre anni dopo il lancio su iPad, e da allora l’impegno del team di sviluppo è stato quello di fornire nuovi potenti strumenti, tra cui le maschere con supporto AI, il Color Grading e la Preset Sharing & Discovery, oltre che di migliorare ulteriormente strumenti fondamentali dell’app.

DarkroomCome sappiamo, nel frattempo anche l’ecosistema Apple si è allargato, con l’arrivo (per il momento limitato nella disponibilità solo agli Stati Uniti) del visore di realtà aumentata Apple Vision Pro.

Ed è ora possibile utilizzare Darkroom anche su Apple Vision Pro con la app per iPad compatibile. Il team ha annunciato che, benché sia già sorprendente ammirare Darkroom in funzione su scala ambiente con il dispositivo Apple di spatial computing, l’intenzione è quella di continuare a ottimizzare e iterare l’esperienza Vision Pro in modo che gli utenti possano avere la migliore user experience possibile su tutte le piattaforme supportate dall’app.

Per quanto riguarda i piani futuri, il team ha condiviso di aver iniziato a ricostruire l’image processing engine già ben oltre un anno fa. È la terza volta che questo lavoro viene fatto: ad esempio, nel 2019 il team ha trascorso l’intero anno a lavorare su un nuovo motore di rendering che ha permesso il supporto per iPad, macOS e un’efficiente elaborazione delle immagini RAW. Ogni volta, il lavoro poggia sulla base del prezioso feedback degli utenti e degli insegnamenti tratti dai limiti attuali, e ogni volta ha lo scopo di inaugurare una nuova era di possibilità.

Di recente il team ha compiuto progressi significativi a livello interno, raggiungendo due importanti traguardi. In primo luogo, ha sviluppato un’applicazione standalone completamente funzionale per mostrare le prestazioni e la stabilità dell’elaborazione. Attualmente il team sta integrando questo nuovo motore nell’applicazione principale di Darkroom.

Questo nuovo motore – sottolinea il team – risolve diversi problemi e apporta miglioramenti alla qualità. Il suo obiettivo principale è quello di garantire un’esperienza di visualizzazione e modifica senza interruzioni, fornendo un’elevata qualità dell’immagine indipendentemente dalle dimensioni, dal tipo o dalle limitazioni del dispositivo. Inoltre, garantisce un maggiore controllo sul processo di rendering, consentendo di migliorare gli algoritmi di editing e di sviluppare nuovi strumenti in modo più efficiente. In passato, le release richiedevano troppo tempo e compromettevano le prestazioni a causa dell’infrastruttura: l’obiettivo è quello di rilasciare a un ritmo più veloce, con una base più stabile.

DarkroomInoltre, presto verrà rilasciato Preset Sync, che il team descrive come un importante progresso per lo strumento preset di Darkroom. Anche se non si tratta di Edit Sync, che è la funzione più richiesta, fare progressi su una funzione significa fare progressi sull’altra. Questa release, insieme a Flag e Reject Sync dello scorso anno, ha creato un’infrastruttura di sincronizzazione. Tuttavia, la sincronizzazione dei preset ha richiesto più tempo del previsto, poiché il team ha dovuto ricostruire lo strumento preset da zero per gestire gli aggiornamenti in tempo reale durante la sincronizzazione in background.

La sincronizzazione e il backup dei preset sono importanti, ma gli obiettivi del team vanno oltre: offrire un supporto completo per la sincronizzazione e il backup di tutti i dati di Darkroom. Ciò significa sfruttare iCloud per migliorare la gestione, l’editing, la condivisione e l’installazione dei preset su tutti i dispositivi. Il team sta procedendo con cautela, testando a fondo ogni fase per garantire un’implementazione ottimale.

L’anno scorso il team ha sviluppato una versione interna di Brushed Masks. Si tratta di una funzionalità importante, in quanto rappresenta un primo passo verso la possibilità di effettuare ritocchi. Tuttavia, Brushed Masks metteva già a dura prova l’attuale motore di rendering, compromettendo le prestazioni e la stabilità dell’app. Per garantire il successo del lancio, è stato deciso di rimandare lo sviluppo finale di Brushed Masks a dopo il rilascio del nuovo motore di rendering: secondo il team, questo ritardo garantirà un lancio stabile e performante.

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