Dall’m2m all’Internet delle cose: Telit evolve così

A colloquio con Tony Spizzichino, Ceo RF Technologies in Telit Italia: le acquisizioni, le tecnologie, i segmenti di riferimento per un’azienda che guarda allo sviluppo dell’Internet delle cose.

Sono passati quasi dieci anni da quando Telit decise quel radicale posizionamento che la avrebbe portata a diventare player fortemente focalizzato sul fronte delle tecnologie m2m.
”Il nostro focus – spiega Tony Spizzichino, Ceo RF Technologies in Telit Italia – è su tutte quelle tecnologie senza le quali l’Internet delle cose non sarebbe possibile: parliamo di tecnologie wireless su reti cellulari fino al 4G, dei cosiddetti Short Range Devices per il mondo industriale e per la home automation, parliamo di tecnologie di posizionamento”.
Nella strategia di focalizzazione di Telit Communications, oltre agli investimenti interni in ricerca e sviluppo, un ruolo importante hanno avuto e continuano ad avere le acquisizioni, sempre studiate con l’obiettivo di portare in casa tecnologie chiave.
Così, nei mesi scorsi, la società che già aveva rilevato il ramo m2m di Motorola Solutions e gli asset di Globalconect, provider di servizi di connettività, ha annunciato l’acquisizione di Navman Wireless OEM Solutions, società focalizzata nella progettazione e nella produzione di moduli e soluzioni Gps.
”Parimenti – prosegue Spizzichino – è importante il focus su protocolli come Zigbee, che ci ha consentito di ottenere la certificazione per il nostro stack software”.
Il che significa che le soluzioni Telit sono compliant con i requisiti di mercati applicativi emergenti, come smart-grid, smart-home e smart metering.

”In Italia i mercati focus per noi sono quello dell’healthcare, della telematica, dell’energia e dell’automazione, anche se ultimamente il settore dell’energia, in particolare con le soluzioni di metering e smart grid, risulta particolarmente dinamico, soprattutto laddove è alta l’attenzione sul tema dell’efficienza energetica”.
Nel settore della distribuzione del gas, ad esempio, l’installazione di nuovi contatori telecontrollati sta dando un forte impulso al fronte dello smart metering, tanto che Spizzichino definisce ”il progetto di smart metering italiano è uno dei più avanzati al mondo, nel quale mettiamo a frutto gli investimenti fatti sulle tecnologie short range, ottimizzate per tutte quelle applicazioni per le quali è essenziale il focus sul basso consumo, e sul wireless mBus”.

Telematica e automotive sono altri due ambiti per i quali Telit si aspetta crescite importanti nei prossimi cinque anni: Sono tecnologie che abilitano servizi tangibili” spiega il manager che cita, tra gli esempi concreti, anche le soluzioni di assistenza remota proposte nell’ambito dei servizi assicurativi per il settore auto.
”Sono servizi nati anche da un fote endorsement dell’Unione Europea, in particolare con il progetto eCall fortemente voluto a suo tempo dall’allora Commissario Viviane Reding. Le soluzioni commercializzate in Italia, e sviluppate da system integrator sia locali sia internazionali, molto spesso contengono nostri componenti, tanto che possiamo dire di detenere oltre il 50% di questo comparto”.

E poi c’è la grande promessa rappresentata dall’Internet delle cose.
Spizzichino in questo caso fa subito una precisazione: ”E’ importante non creare l’equivalenza tra m2m e Internet delle cose. Concettualmente sono diversi: i servizi in m2m non parlano tra loro, è dalla loro integrazione che nasce e nascerà l’Internet delle cose”.
Proprio per questo, l’attenzione di Telit è all’evoluzione di tutti quei prodotti e di tutte le tecnologie cellulari che saranno parte integrante di Internet delle cose:  
”Pensiamo al Bluetooth low energy, BLE, vale a dire all’evoluzione del Bluetooth ripensato dal punto di vista dei consumi, pensiamo al WiFi Low Power o ancora a Zigbee o al wireless mBus: una bella sfida”.

Nel futuro disegnato da Spizzichino, tutti gli oggetti parleranno con un gateway, che a sua volta invierà le informazioni alle piattaforme di processamento dei dati, “Indispensabili per l’abilitazione di nuovi
serviz
i”.

Appare chiaro come, in questo scenario, un ruolo fondamentale lo abbia il lavoro con gli integratori, che rappresentano il canale ideale tra le soluzioni di Telit e il mercato.

La società lavora con una ottantina di distributori in tutto il mondo, ai quali affianca poi l’attività della sua forza di venita diretta.

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