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Da Rosenberger OSI strategie e soluzioni per potenziare la sostenibilità nel data center

La sostenibilità è diventata elemento imprescindibile per il futuro dei data center e non riguarda solo la fonte di energia e il calore disperso: esistono molteplici vie per ridurre l’impronta di carbonio dei data center e promuovere un futuro più verde ed efficiente.

Oltre alla costruzione di edifici e alla fornitura di energia, i fornitori di infrastrutture per centri dati dovranno sempre più garantire che i loro prodotti consumino meno risorse, che l’impronta di CO2 diminuisca e che gli operatori dei data center siano sostenuti nei loro interventi.

I seguenti punti sono di particolare importanza per i fornitori di data center:

RoHS e REACH: produttori, distributori e importatori hanno la responsabilità di rispettare le norme RoHS e REACH. Un contributo alla riduzione delle sostanze pericolose è il passaggio dei connettori all’Ecobrass, una lega di ottone di alta qualità che non contiene piombo tossico; un altro modo per preservare le risorse è l’uso di alluminio riciclato.

Minerali dei conflitti: sono lo stagno, il tungsteno, il tantalio e l’oro, indicati anche come “3TG” dal loro nome inglese (Tin, Tungsten, Tantalum & Gold). La loro estrazione causa violazioni dei diritti umani e conflitti armati in molte regioni, pertanto il loro utilizzo è consentito solo se la catena di approvvigionamento garantisce la provenienza da regioni in cui i minerali e i materiali sono estratti e lavorati in modo responsabile.

Codice di comportamento: oltre ai requisiti di legge, anche gli impegni e gli accordi volontari all’interno dell’azienda possono contribuire a rafforzare la sostenibilità e la responsabilità sociale poichè forniscono alla direzione e ai dipendenti un orientamento per le proprie decisioni, aumentando la natura vincolante e la probabilità di attuazione.

Meno plastica – protezione antincendio: i cavi e i nodi di rete, con i loro rivestimenti e alloggiamenti in plastica, in caso di incendio possono fornire alimento alle fiamme. Da dieci anni è in vigore il Regolamento UE sui prodotti da costruzione 305/2011, che specifica come deve essere il cablaggio dati sicuro e quali sono le sue funzioni, oltre a descrivere le proprietà antincendio dei prodotti. Molti produttori utilizzano già materiali plastici ignifughi per i loro involucri; tuttavia, la massa di plastica presente in un datacenter rappresenta un grosso rischio. Esistono due strategie possibili per contrastare il rischio, relative alla quantità e alla qualità: in primo luogo, è possibile ridurre il numero di rack e cavi utilizzando componenti più efficienti, in modo da ridurre la massa di componenti in plastica; secondo, è importante prestare attenzione a come evitare la plastica nei rispettivi componenti.

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Rosenberger OSI offre un esempio con l’armadio di distribuzione PreCONNECT SMAP-G2 da 19”, che è realizzato in lamiera di alluminio incombustibile e non contiene quasi plastica.

Più IT in meno spazio per i data center

Così come con il cablaggio è possibile ottenere una maggiore larghezza di banda in un minor numero di cavi, anche gli alloggiamenti per rack e server più compatti offrono opportunità di risparmio. Più infrastrutture IT e di rete possono essere ospitate nell’edificio esistente, più il data center è efficiente in termini di struttura necessaria, la cui costruzione è inclusa nell’eco-bilancio come “riserva di CO2”. Se si possono evitare nuove costruzioni o ampliamenti, ciò si associa non solo a effetti ambientali positivi, ma anche a notevoli risparmi sui costi.

A ciò può contribuire il Patch Location Rack Comfort di Rosenberger OSI in formato compatto stile ODF Può essere installato a parete per mezzo di un pannello posteriore ed è accessibile anche dalla parte anteriore in modo salvaspazio grazie a una porta pieghevole. Ciò significa che il rack di cablaggio può essere installato in aree precedentemente inutilizzate, al di fuori dei costosi tunnel freddi.

Imballare e consegnare in modo più intelligente

Spesso gli imballaggi per la consegna e la spedizione comportano notevoli quantità di carta e cartone, polistirolo e pellicole di plastica, che sono stati prodotti con un grande impiego di risorse e alla fine devono essere smaltiti in modo costoso. In questo caso il potenziale di risparmio è enorme.

Questi sono solo alcuni esempi di maggiore sostenibilità nel data center. L’aumento dell’efficienza energetica, l’evitare il dispendio di energia non solo nelle proprie operazioni ma anche nella catena di fornitura, un uso generale attento delle risorse che comprenda le riduzioni dei consumi e dell’inquinamento dell’ambiente, sono operazioni sostenibili. Non di rado questa strategia si rivela vantaggiosa nel medio-lungo periodo.

In conclusione, una strategia di sostenibilità che sia solo una apparenza di marketing green non porterà ad alcun successo nel lungo periodo, perché rinuncia a un importante potenziale di ottimizzazione. Con il partner giusto invece è possibile sfruttare le opportunità a disposizione e risparmiare sui costi, migliorare l’efficienza e contribuire realmente alla protezione del clima.

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