Da Asso.it le buone pratiche per sistemi di stampa sostenibili

Massimo-Pizzocri-presidente-Asso.IT_C’è il frutto della collaborazione dei 13 vendor che compongono Asso.it, l’Associazione dei produttori dei sistemi di stampa e gestione documentale, nelle 144 pagine che compongono “Gli standard di riferimento e le buone pratiche d’uso per l’efficienza dei sistemi di stampa nelle imprese e la Pubblica amministrazione”.
Una ricerca a uso e consumo di enti appaltanti, decisori d’acquisto e consulenti nella stesura di bandi di gara, «troppo spesso in balia di prodotti e normative di riferimento di difficile interpretazione nel tentativo di effettuare l’investimento più appropriato», spiega Massimo Pizzocri, nelle vesti di presidente dell’Associazione.

Per loro, 38 specialisti provenienti da Brother, Canon, Epson, Hp, Konica Minolta, Kyocera Document Solutions, Lexmark, Oki, Olivetti, Ricoh, Samsung, Sharp e Xerox si sono dati appuntamento per otto mesi trovando un accordo per normare il modo di leggere oltre 500 prodotti e 70 direttive di riferimento.

Obiettivo: contribuire a costruire l’evoluzione di una domanda ancora troppo spesso sovra o sotto dimensionata rispetto alle reali esigenze di business.

Un obiettivo tanto ambizioso quanto doveroso per un’Associazione che si pone come riferimento nazionale per le tematiche printing in un mercato che, a livello europeo, conta 150 milioni di sistemi di stampa distribuiti, con 30 milioni di nuovi sistemi venduti ogni anno. «Lo stesso – dettaglia il presidente di Asso.it – che affiancato agli oltre 400 milioni di pezzi commercializzati ogni anno nel mercato dei materiali di consumo, rappresenta una dimensione decisamente significativa, anche dal punto di vista della complessità logistica».

E se il mercato consumer vale circa il 40% dei volumi, è il mercato business quello che pesa per oltre il 90% dei fatturati, «motivo per cui, nel contesto della ricerca, ci siamo concentrati esclusivamente nel mondo della stampa office».
Ne viene fuori la fotografia di un mercato europeo che, negli ultimi tre anni, ha sviluppato oltre 36mila milioni di euro di fatturato, di cui oltre 3mila milioni di euro provenienti dal mercato italiano.
«È un mercato stabile che, anche da noi – dettaglia Pizzocri –, continua a sviluppare fatturati consistenti all’interno dei quali i servizi di stampa registrano un tasso di crescita del 6% annuo. Non fanno lo stesso i servizi gestiti, per i quali riteniamo ci sia spazio per allinearci al resto d’Europa».

Non si illuda, però, chi è convinto si tratti di un mercato sostanzialmente stabile. «Al contrario è in profonda ebollizione, ma senza evaporazione – è l’ulteriore puntualizzazione –. Al suo interno i motivi di turbolenza sono rappresentati da una funzione del documento che, oltre alla memoria, acquisisce una funzione sempre più di comunicazione, mentre la modalità di produzione del documento centralizzata o distribuita richiede di sapersi muovere all’interno di un panorama complesso, anche per quel che riguarda i modelli di business».
In questo contesto diminuisce l’esigenza del cliente finale di parlare di possesso a favore di una modalità pay per use all’interno di un perimetro che non è più “stampa” ma “documento” «richiedendo agli operatori del mercato di lavorare sulle competenze, non senza l’obbligo di calare i sistemi di stampa all’interno di cloud, mobility, security, document management e di aspetti finanziari complessi come l’outsourcing».

Da qui la previsione dell’Associazione per i prossimi anni di un mercato in crescita, «soprattutto nell’area dell’assistenza dei prodotti e dei servizi di stampa gestita, al netto dei materiali di consumo» e la volontà di redigere un documento con l’intento di “fare ordine” in una situazione complessa «sia per chi deve scegliere, sia per chi deve proporre e installare».

Uno sforzo di allineamento e di semplificazione all’interno di un primo pilastro, quello della sostenibilità dei sistemi di stampa, intesi come dispositivi, materiali di consumo e di servizi.

Un vero e proprio vademecum di buone pratiche «prima di tutto – sottolinea Enrico Barboglio, segretario di Asso.itcontestualizzato e aggiornato all’odierno contesto parlando la medesima lingua per classificare in maniera univoca dispositivi di stampa e specifiche dei livelli di servizio attraverso un vocabolario comune».
Il risultato sono «buone pratiche da adottare nelle fasi di approvvigionamento e gestione del sistema per ottenere la massima efficienza funzionale».

Nella seconda parte della ricerca, oltre a un glossario, sono, invece, contenuti strumenti di analisi tradotti in tabelle, «dove ritrovare le caratteristiche tipicamente richieste da chi deve indire un bando di gara o da chi vuole istituire un nuovo parco installato all’interno della propria azienda ponendo l’accento sul corretto dimensionamento dei sistemi di stampa e sulla gestione sostenibile degli approvvigionamenti».
Non meno importante, la sezione di approfondimento su normative e decreti per chi deve mettere in un bando il giusto riferimento.

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