Home Interviste CSR, webidoo: innovazione digitale dal volto umano e creativo

CSR, webidoo: innovazione digitale dal volto umano e creativo

Responsabilità sociale di impresa, in inglese CSR: è la sfida del momento (e del futuro) con cui dovranno fare i conti tutte le organizzazioni, e il mondo It non fa certo eccezione. Intervistiamo per voi i leader di settore, svelandone strategie, impostazioni e focus d’azione. La tecnologia al servizio di società più eque ed inclusive non è uno slogan privo di contenuti, ma un obbiettivo concreto.
Del resto le aspettative dei cittadini sono elevate e impossibili da ignorare: una ricerca del World Economic Forum realizzata assieme ad Ipsos ha svelato che l’86% delle persone intervistate vorrebbe miglioramenti significativi in termini di inclusività ed equità sociale.
01net ha quindi deciso di intervistare le aziende più prestigiose del mercato It, chiedendo loro in che modo è cambiato il loro modello di business per accogliere queste importanti istanze.

Risponde alle nostre domande Giovanni Farese, General Manager di webidoo.

La Corporate Social Responsibility sta determinando importanti cambiamenti nel modo di operare e produrre delle organizzazioni. Etica e profittabilità sono ancora temi opposti, oppure possono convivere con successo?

Etica e profitto sono due termini la cui convivenza non è semplice ma trovare un punto di incontro è assolutamente necessario, oggi più che mai.

È un passaggio complicato ma anche una responsabilità a cui nessuna azienda può venire meno, pena il rischio di condannare il pianeta che ci ospita.

Essere inclusivi e aperti ad ogni tipo di minoranza: un’affermazione che, in passato, è stata più dichiarazione di principio che concreta realtà. Quali sono le vostre policy da questo punto di vista?

Con sedi in più parti d’Europa per noi è normale confrontarci con lingue e culture diverse. Da anni partecipiamo a Global Village, un’iniziativa della prestigiosa LeHigh University, in Pennsylvania, che riunisce studenti da tutte le parti del mondo per studiare casi di business di interesse globale con un approccio multiculturale.

Webidoo assegna al progetto ogni anno temi di studio e mentoring da parte dei propri manager, ottenendone in cambio una visione di ampio respiro, portatrice di idee innovatrici.

Parlare di responsabilità sociale sarebbe impossibile senza riflettere sull’integrazione con le comunità in cui le società operano. Che progetti avete per il nostro Paese?

Webidoo è un’azienda che fa della sua presenza sul territorio uno dei propri punti di forza. Abbiamo sedi in tutta Italia e uno dei nostri punti nevralgici si trova in Puglia, a Castellana Grotte, dove abbiamo una Farm che ospita più di 40 persone.

Non è solo uno spazio di lavoro, ma per noi è un vero e proprio hub creativo in cui mettiamo le persone nella condizione migliore per coltivare il proprio talento. Per farlo, ci agganciamo alle politiche regionali e locali per valorizzare le vocazioni del territorio e creare opportunità lavorative che guardano al futuro.

Il welfare aziendale, molto sviluppato nelle nazioni del nord Europa, ha fatto fatica ad affermarsi in modo organico in Italia. Nelle vesti di leader It, in che modo agevolate la vostra forza lavoro?

Parlare di smart working può sembrare quasi banale ormai, ma per noi è uno style of work consolidato già da prima che la pandemia ci costringesse a lavorare a distanza. Per noi è normale avere team che lavorano quotidianamente insieme pur trovandosi a centinaia di chilometri di distanza, soprattutto per quanto riguarda quelle attività che non richiedono un coordinamento stringente o in presenza.

Questo ci permette di impattare positivamente sulla qualità della vita delle persone che lavorano con noi, favorendo la conciliazione tra lavoro e privato, e sull’ambiente, con la riduzione delle emissioni di CO2 derivanti dai minori spostamenti per raggiungere l’ufficio.

La formazione è un punto nevralgico del rapporto azienda dipendente, non solo per creare professionisti adatti alle nostre sfide, ma anche per offrire valore e opportunità di crescita a chiunque scelga di lavorare con noi.

In ultimo, impossibile non parlare di sostenibilità ambientale, anche alla luce della COP26 e della fortissima sensibilità sulle tematiche da parte dell’opinione pubblica. Come avete progettato la vostra roadmap per ridurre la vostra impronta ecologica?

Molto c’è ancora da fare, ma sicuramente webidoo ha recepito all’interno della propria value proposition una spiccata attenzione verso l’ambiente in cui opera. L’obiettivo è quello di riuscire a farlo sempre di più e in maniera sempre più impattante.

Abbiamo fatto una scelta ben precisa, da questo punto di vista, cioè quella di non avere una sede ma entrare a far parte di un co-working. E già questo ci permette di ridurre la carbon footprint. La scelta di We Work, poi, deriva proprio da un’attenta valutazione delle prerogative di sostenibilità di cui si fa portatore.

Sempre nell’ottica di riduzione dell’impatto ambientale delle nostre attività, abbiamo scelto di dotarci di veicoli aziendali elettrici, sia quelli forniti ai dipendenti sia quelli che vengono noleggiate per gli spostamenti urbani, con un occhio sempre puntato sulle ultime tendenze della smart mobility.

Anche il nostro webidoo store è espressione di questa volontà: proponiamo la fruizione dei prodotti attraverso formule di noleggio, che puntano a ridurre l’ultraconsumo e la conseguente sovraproduzione di beni.

Molto c’è ancora da fare, ma sicuramente webidoo ha recepito all’interno della propria value proposition una spiccata attenzione verso l’ambiente in cui opera. L’obiettivo è quello di riuscire a farlo sempre di più e in maniera sempre più impattante.

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