Crisi economica: i timori di Rim e Nokia

Profit warning da Rim, rallenamento in vista per Nokia. Il mercato della telefonia cellulare si affaccia a un 2009 in rallentamento.

Che non si preparino tempi felici per i produttori di telefoni cellulari e smartphone lo hanno detto in molti. Ultima, in ordine di tempo, Gartner ieri.

Il mercato è in contrazione e mostra qualche entusiamo in meno, soprattutto quando si va a toccare i prodotti di fascia più alta.
Per questo, più che una sorpresa, suonano come amara conferma i due warning rilasciati in questi giorni da due tra i big player del comparto.

Ha cominciato Rim, che, conti alla mano, ha ammesso di aver venduto meno BlackBerry del previsto nel quarter chiuso il 29 novembre. Un profit warning, quello rilasciato ieri, che ha immediatamente avuto un contraccolpo sul titolo della società canadese. Se è vero che Rim sta rafforzando con i nuovi modelli la sua offerta sul fronte consumer, i timori degli analisti riguardano in particolare il mercato corporate e l’eventualità che le aziende rimandino l’aggiornamento ai dispositivi di nuova generazione per contenere i costi.
Le previsioni di fatturato si sono oggi attestate tra i 2,75 e i 2,78 miliardi di dollari, al di sotto delle stime degli analisti, comprese tra i 2,77 e i 3,1 miliardi di dollari. Gli utili potrebbero attestarsi a loro volta tra gli 81 e gli 83 centesimi per azione, contro gli 89-97 precedentemente stimati.

Da parte sua, anche Nokia mette le mani avanti e parla di un rallentamento più rapido del previsto nel comparto dei telefoni cellulari.
Nokia non si sente oggi di confermare le stime già rilasciate e parla di possibile contrazione per l’intero comparto nell’ordine del 5% il prossimo anno. Per quel che la riguarda, tuttavia, si dice fiduciosa che il line up in arrivo sui suoi prodotti e servizi le possa garantire un 2009 in crescita. E gli analisti sembrano propensi a darle fiducia.

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