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Covid-19: dalla UE 314 milioni di euro a startup e Pmi che innovano

La Commissione europea ha annunciato di aver assegnato quasi 166 milioni di euro, attraverso lo Strumento pilota Accelerator del Consiglio europeo per l’innovazione (CEI) a 36 imprese che con il loro lavoro combatteranno la pandemia da Covid-19.

Inoltre più di 148 milioni di euro saranno assegnati ad altre 36 imprese che contribuiranno al piano per la ripresa dell’Europa, portando in questa tornata il totale degli investimenti da Orizzonte 2020, il programma di ricerca e innovazione dell’UE, a 314 milioni di euro.

Le 36 imprese selezionate che contribuiranno alla lotta contro il Covid-19 parteciperanno a progetti all’avanguardia, quali l’incremento della produzione di salviette per la biodecontaminazione, lo sviluppo di sistemi per il monitoraggio della qualità della ventilazione che forniscono ai soccorritori informazioni in tempo reale, lo sviluppo di una piattaforma basata sugli anticorpi per il trattamento di casi gravi di infezione, e molti altri ancora.

Purtroppo, e questa è la parte negativa della notizia dal nostro punto di osservazione, in queste 36 imprese ammesse al finanzamento non ci sono startup e Pmi italiane.

Leggi la lista delle imprese selezionate.

Inoltre a 139 imprese che lottano contro il Covid-19 ma che non hanno potuto ricevere finanziamenti in questa tornata a causa di limitazioni di bilancio è stato conferito il marchio di eccellenza Covid-19 introdotto di recente, come riconoscimento del valore della loro proposta e al fine di aiutarle ad ottenere sostegno da altre fonti di finanziamento.

Altre 36 imprese invece sosterranno il piano per la ripresa dell’Europa lavorando in molti settori e su vari progetti, tra cui ad esempio lo sviluppo di torri eoliche più robuste e alte costituite da moduli di legno che potrebbero ridurre i costi dell’energia eolica, un sistema di produzione per un fertilizzante organico e una soluzione basata sulla blockchain per pratiche di riciclaggio sostenibili da parte dei produttori.

Sono stati conferiti altri 679 marchi di eccellenza a proposte di elevata qualità che, pur soddisfacendo i criteri di finanziamento del CEI, non hanno potuto essere finanziate a causa del bilancio limitato.

A marzo quasi 4000 startup e piccole e medie imprese hanno presentato domanda per lo Strumento pilota Accelerator del CEI, oltre 1 400 delle quali hanno proposto innovazioni connesse alla pandemia da Covid-19.

Per questo motivo sono stati recentemente destinati a questa tornata di finanziamenti ulteriori 150 milioni di euro, portando il totale complessivo a oltre 314 milioni di euro.

Le startup e le Pmi selezionate che riceveranno il sostegno provengono da 16 paesi, tra cui 12 Stati membri dell’UE, il Regno Unito e 3 paesi associati.

Dalla sua introduzione a metà del 2019 lo Strumento pilota Accelerator del CEI ha offerto l’opzione di investimenti azionari diretti, fino a un massimo di 15 milioni di euro, oltre a un sostegno fino a 2,5 milioni di euro in forma di sovvenzione.

A oggi oltre 10 000 startup e PMI hanno presentato domanda, per una richiesta finanziaria complessiva di oltre 26 miliardi di euro.

Delle 72 imprese che oggi hanno ricevuto sostegno, 46 riceveranno sostegno al capitale proprio.

Gli investimenti azionari sono subordinati ad un’adeguata verifica e saranno gestiti dal futuro fondo CEI, che cercherà attivamente di trovare coinvestitori.

Le imprese sostenute dal CEI beneficiano inoltre di un’ampia gamma di servizi di coaching, mentoring e consulenza/accelerazione di impresa. Per la prima volta tali servizi saranno offerti a imprese con marchio di eccellenza Covid-19.

Il sostegno del CEI alle idee che affrontano il Covid-19 è parte dello sforzo congiunto dell’UE per superare la crisi:; il 4 maggio la Commissione UE ha ospitato un evento per raccogliere fondi nell’ambito della Risposta globale al coronavirus, che ha finora raccolto 9,8 miliardi di euro.

Inoltre la Commissione ha recentemente presentato una proposta di grande piano per la ripresa dell’Europa sostenibile, uniforme, inclusiva ed equa per tutti gli Stati membri: a questo fine la Commissione propone di varare un nuovo strumento per la ripresa, Next Generation EU, incorporato in un bilancio dell’UE a lungo termine rinnovato, potente e moderno. Nell’ambito dello strumento per la ripresa Next Generation EU è proposto un aumento di 13,5 miliardi di euro del bilancio di Orizzonte Europa, che sarà usato per fornire sostegno europeo alle attività di ricerca e innovazione nel campo della salute e del clima, comprese le innovazioni pionieristiche da parte di start-up e PMI.

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