Controllo gestuale, un passaggio verso il futuro

Nati per i controller di giochi, i dispositivi che interpretano i movimenti del corpo possono espandersi ad una serie di attività sorprendenti. Ed inquietanti, come la macchina della verità.

Una delle proposte tecnologiche di maggior accelerazione è senz’altro il controllo di dispositivi attraverso gesti umani. Il nome che oggi mediaticamente meglio lo rappresenta è Microsoft Kinect.
Nato nello stesso ambito del Nintendo Wii ne segue e rinforza i principi e può facilmente uscire dal mondo dei giochi in senso stretto per diventare una tecnologia abilitante di larga diffusione.
Il progetto è molto complesso e benché per realizzarne le funzioni sono disponibili chip dedicati, ancora gran parte delle potenzialità sono mal realizzate, come ad esempio la gestione dei menu.
Trattandosi d’un nuovo campo, le possibilità di esplorazione sono in fase di enorme accelerazione. Abbiamo raccolto le principali possibilità al momento ritenute valide.

1) Interaction design
Il controllo gestuale è ideale per permettere a chiunque di interagire con i negozi virtuali di qualsiasi dimensione, molto meglio e più economicamente di quanto facciano oggi i touch screen.

2) Telemedicina
Il gioco di movimento, essenziale in molti casi di riabilitazione, ha già avuto un impatto in questa direzione, sia con la Wii sia con più nascoste soluzioni di cyberterapia.

3) Persone con bisogni speciali
Senza andare troppo lontano con le applicazioni, in moltissimi casi di autismo il riconoscimento dei propri movimenti del corpo e del volto spinge oltre il processo di accettazione della persona.

4) Esercizio
Forse l’applicazione più banale di tutte: seguire e valutare la corretta esecuzione di esercizi per mantenersi in forma. Riguarderebbe la maggioranza della popolazione dei mondi ricchi, sempre più vecchia e sempre più grassa.

5) Flash mob distribuite
In generale sarà possibile approfondire nuove forme che mescolano spazi virtuali e fisici sia per l’arte, sia per la partecipazione pura.

6) Navigazione del web
Il riferimento al film Minority Report è d’obbligo, ma certamente abusato e ben poco interessante nella realtà.

7) Macchina della verità
La più inquietante delle applicazioni ipotizzabili è la lettura del linguaggio motorio del corpo come risposta a specifiche domande per determinare lo stato d’animo della persona interrogata e quindi la probabilità che stia mentendo. Una versione digitale di Cal Lightman nel telefilm “Lie to me”.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome