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Cloud e container come servizi: Suse raffina la piattaforma

Perchè serve mettere ordine nei container lo ha spiegato direttamente Nils Bruckmann, il ceo di Suse.

«Cresce ogni giorno il numero delle aziende che eseguono i carichi di lavoro utilizzando i container in produzione e che collocano DevOps come parte fondamentale della loro strategia IT – dice – . Kubernetes e Cloud Foundry sono emerse come le principali tecnologie intorno alle quali le imprese stanno costruendo iniziative di trasformazione della consegna delle applicazioni strategiche. E con la CaaS Platform e la Cloud Application Platform, stiamo distribuendo queste tecnologie ai nostri clienti in modo molto consumer».

Nils Brauckmann, ceo di Suse

Poi il ceo sottolinea, e ci mancherebbe, la bontà della propria scelta strategica: «il nostro è un chiaro esempio di comprensione del bisogno e del percorso che sta prendendo del mercato, identificando e portando la giusta tecnologia all’impresa».

Suse, dunque, fa leva sui container: al Susecon in corso a Praga ha annunciato l’aggiornamento della CaaS Platform e l’introduzione della Cloud Application Platform.

SUSE CaaS Platform 2 è una piattaforma di gestione dei container basata sulla tecnologia Kubernetes, mentre l’anteprima di SUSE Cloud Application Platform si basa sulle tecnologie Cloud Foundry e Kubernetes.

Cosa fa la SUSE CaaS Platform 2

La piattaforma SUSE CaaS (Container as a Service) è una soluzione per la gestione dei contenitori di classe enterprise che consente ai professionisti IT e ai consulenti di DevOps di implementare, gestire e ridurre le applicazioni e i servizi basati su container.

Serve a far sì che le aziende possano ridurre i tempi di ciclo di distribuzione delle applicazioni e di conseguenza aumentare l’agilità aziendale.

La CaaS Platform 2 aggiunge strumenti per semplificare la distribuzione di applicazioni su vasta scala, incorpora una versione aggiornata di Kubernetes e semplifica l’accessibilità delle nuvole pubbliche.

In sintesi la CaaS 2 esegue una implementazione semplificata e gestione continua delle applicazioni su larga scala con Helm: il kit open source, completamente supportato da SUSE, viene utilizzato con Kubernetes per trovare e utilizzare i software, condividere le proprie applicazioni come chart, creare creazioni riproducibili delle applicazioni Kubernetes, gestire in modo intelligente i file di Kubernetes e gestire le versioni dei pacchetti Helm.

Si parla anche si una migliore protezione, prestazioni, estendibilità e supporto hardware con Kubernetes v1.7 e SUSE MicroOS, basato sull’ultimo SUSE Linux Enterprise Server.

Infine, c’è accesso facilitato al public cloud, con configurazioni predefinite di distribuzione SUSE CaaS Platform, offerte da Amazon Web Services, Microsoft Azure e Google Cloud Platform: si può scegliere SUSE CaaS Platform dal catalogo di servizi e ottenere un’istanza in esecuzione della piattaforma in un’infrastruttura cloud pubblica senza procedere all’installazione manuale.

«Avere un container engine non basta, bisogna ottimizzare la gestione con tutte le interfacce e ampliare la portata a tutto il cloud, bare metal e pubblico». Queste sono le tre motivazioni che il Chief Technology Officer di Suse, Thomas Di Giacomo dà per spiegare la necessità della CaaS Platform 2.

Thomas DI Giacomo, Chief Technology Officer di Suse

Una vista e una vita lunga su OpenStack

Dai container a Openstack il passo logco è breve. «Come parte della community opensource noi lavoriamo per consolidare tutti i progetti a cui partecipiamo. Su OpenStack ci siamo stati da sempre e ci saremo – ci dice Thomas Di Giacomo -. Ormai non ci sono più dubbi che OpenStack sia lo strumento deputato a gestire tutta l’infrastruttura enteprise. Oggi è pronto per la supportare la produzione mission critical, a livello di industry come il finance. Non è hype dal punto di vista marketing, ormai superato a livello di appeal da Kubernetes. Ma è destinato a diventare la migliore soluzione per gestire l’infrastruttura».

Come lavora un Chief Technology Officer

«CTO a volte può anche voler dire Chief Traveling Officer – ironizza con noi Thomas Di Giacomo, CTO di Suse -: incontro un sacco di gente: clienti, sviluppatori, community, gruppi di interesse, partner tecnologici. Con tutti discuto di adattare le strategie al futuro. Devo fare un bilanciamento fra cosa a livello tecnologico è di moda e i bisogni degli utenti. Non sempre le tecnologie sexy vanno bene per i clienti. E cerco competenze. Ora ce ne servono di ingegneristiche, su Openstack e Cloud Foundry».

Cosa fa la SUSE Cloud Application Platform

La SUSE Cloud Application Platform serve a distribuire le applicazioni. È utilizzata da team di sviluppo software e di operazioni per semplificare la gestione del ciclo di vita delle applicazioni native e di nuove applicazioni.

Rafforzando le tecnologie Cloud Foundry e Kubernetes, la piattaforma punta a facilitare l’integrazione dei processi DevOps per accelerare l’innovazione, migliorare la reattività IT e massimizzare il ritorno sull’investimento.

La piattaform punta anche a semplificare la gestione di Cloud Foundry (che Suse ha integrato dopo averla presa da HPE) con un approccio unico, sfruttando Kubernetes per distribuire e gestire una versione a container di Cloud Foundry.

La piattaforma per la gestione di applicazioni cloud di Suse sarà disponibile nel quarto trimestre.

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