Con OkRetail Esprinet diventa aggregatore di processi

Si può essere distributori a valore nel mondo consumer? Esprinet pensa di sì e lancia una iniziativa tutta giocata sui servizi.

Non è un accordo.
Non è una divisione.
Non è nemmeno un progetto di affiliazione.
È, più semplicemente, una nuova strategia di approccio al canale retail da parte di un distributore generalista o broadliner che dir si voglia, tradizionalmente orientato ai volumi.
Una strategia che ha un proprio marchio, un proprio logo, una fisionomia definita e che è stata studiata per indirizzare in modo differente le istanze dell’intera filiera del retail.

Stiamo parlando di OkRetail, l’iniziativa presentata ufficialmente nella serata di ieri da Esprinet, ma figlia di una gestazione durata oltre un anno.
Un progetto con il quale il distributore cerca di giocare la carta del valore nel mercato consumer.
L’idea alla base del progetto viene raccontata da Alessandro Cattani, amministratore delegato del Gruppo Esprinet, che parla di ”necessità di cambiare, di affrontare il nuovo, nonostante tutte le difficoltà che il nuovo porta con sé, di dare una risposta diversa al mercato”.
Per OKRetail Esprinet ha ridisegnato la sua struttura organizzativa, ha creato nuove funzioni aziendali, ha sviluppato un vero e proprio sistema che è costato 700 ore uomo solo per lo sviluppo delle attività sul web, 7000 ore uomo per lo sviluppo di nuovi servizi e che oggi vede già all’opera 50 rack jobber presenti sui punti vendita di 18 catene retail.

Concretamente, OKRetail è un insieme di servizi disponibili per l’intera filiera del retail, utilizzabili da diverse figure aziendali, che indirizzano le aree della logistica, del marketing, degli acquisti, delle vendite, arrivando a toccare anche il finance.
È una rottura delle logiche quella proposta da Cattani, che così spiega: ”Fino a ieri si cercava l’ottimizzazione a livello locale, in un’ottica di pura competizione sulla filiera distributiva. Oggi si cerca di ottimizzare tutti i processi sulla filiera, spartendo di conseguenza anche i benefici su tutta la sua lunghezza. In questo scenario, Esprinet cambia ruolo e si propone non più e non solo come aggregatore di volumi, ma come aggregatore di processi. Questo significa identificare quali sono i processi che attraversano la filiera per aggregarli, ammortizzandone il peso e migliorando la gestione dei flussi”.

È un insieme di suite di servizi quello proposto da Esprinet, che, ad esempio, attraverso la suite Smart Report consente agli operatori del retail di avere tutte le informazioni necessarie per decidere, per colpire selettivamente i propri mercati di riferimento. Attraverso la suite Shelf, poi, si indirizza l’area del category management, mentre con la suite Communication si rendono disponibili strumenti in aiuto alla pianificazione del business. La logistica (”che non solo all’esterno, ma anche all’interno del punto vendita è un’area che presenta forti inefficienze”) viene indirizzata con la suite Logistics, mentre con Finance OKRetail tocca l’area degli incassi e del circolante, spesso caratterizzata da progetti costosi e lenti.
C’è infine un’ultima proposta, che Cattani definisce ”sartoriale” ed è la suite Sistemi, attraverso la quale Esprinet è disponibile a sviluppare servizi ad hoc per le aziende interessate a iniziative non presenti nel bouquet ”standard”.

Sono strumenti molto concreti, veicolati attraverso un portale dedicato e sviluppato da Esprinet a supporto del progetto: www.okretail.it.
Così, attraverso i tool di advertising i retailer possono visualizzare tutte le promozioni e le campagne in corso, a supporto, soprattutto, dei buyer, mentre con il servizio antitaccheggio il retailer può richiedere che la merce arrivi dal magazzino di Esprinet già protetta e dunque già pronta per l’esposizione. Il servizio Smart Track, invece, si occupa di ribilanciare la distribuzione della merce sui punti vendita, togliendo, ad esempio, eccessi di stock per riallocarli a un operatore che ne ha invece bisogno.
Parimenti, i servizi personalizzati possono includere la pulizia degli scaffali, così come la preparazione dei resi secondo le modalità richieste da ciascun singolo vendor.

Gli obiettivi sono chiari: riduzione dei costi e miglioramento dell’operatività per tutti.

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