La due fazioni, Ngio e Future I/O, hanno raggiunto un accordo per i futurisviluppi comuni in materia di bus. Nasce cosi un unico gruppo, denominatoSystem I/O, che raccoglie tutti i principali attori del mercato pc e serverIntel-based.
Come anticipato da Linea EDP On Line, (si veda
x-link
Quasi certa la convergenza…; 001; A; 25-08-1999
x-fine-link
), l’industria dei server e pc a base Intel ha trovato un accordo per
assicurare uno sviluppo comune alle future architetture di bus
input/output. Dalle ceneri delle due fazioni concorrenti, Ngio e Future
I/O, nascerà un unico gruppo, battezzato System I/O, che svilupperà una
specifica dove si combinerà il meglio delle idee degli ex-nemici. L’intesa
è stata benedetta dai sette principali attori interessati a questo mercato
,
ovvero Compaq, Ibm, Intel, Dell, Hewlett-Packard, Sun e Microsoft. Ora il
patto doverà essere ratificato dai rispettivi consigli d’amministrazione.
Finisce così una sorta di guerra feudale nata circa un anno fa intorno a
l
futuro di Pci. Compaq, Ibm e Hp, ovvero gli scissionisti della prima ora,
avevano dapprima proposto la variante PciX e poi sviluppato un piano a più
lunga scadenza, sotto la bandiera Future I/O. Intel aveva risposto con un
proprio consorzio, Ngio, raccogliendo intorno a sé Dell, Sun, Siemens, Nec
e Hitachi Ds. Non sono mancate, in questo periodo, scambi di accusa anche
piuttosto pesanti. Future I/O è stato giudicato troppo costoso da
implementare e troppo in là nel tempo in termini di tempi di rilascio.
Ngio, per contro, ha subito accuse di essere troppo lento e non disporre di
banda sufficiente per le applicazioni di futura generazione. Non tutti
questi problemi sono stati ora risolti, ma i contendenti hanno preferito
parlare delle similitudini e rimandare a specifici gruppi di lavoro la
composizione delle differenze di valutazione ancora esistenti.
Le specifiche comuni serviranno a realizzare un comune switch channel-based
per San (System area network), che possa supportare i convenzionali server
I/O e le comunicazioni interprocesso fra cluster paralleli, in opposizione
alle architetture di bus condiviso comunemente usate oggi. Il nuovo
progetto dovrà anche fornire prestazioni addizionali di sistema,
affidabilità e disponibilità per server e periferiche come dispositivi d
i
rete e storage. Essendo scalabile da server entry-level a sistemi high-end,
l’architettura combinata userà link interoperabili con ampiezze di banda
aggregate da 500 Mb/s, 2 Gb/s, 6 Gb/s e 2,5Gb/s con wire signaling rate.
Aggiornamenti compatibili verso più elevate prestazioni sono pianificate
per il futuro.
Il risultato del compromesso non si vedrà probabilmente prima del 2001,
ossia nei tempi previsti originariamente per Future I/O, mentre Ngio
sarebbe stata pronta già verso la metà del prossimo anno. Una specifica
1.0
è comunque attesa per la fine del 2000. Non sono previste royalty a carico
dei non membri.
Naturalmente positivi i commenti all’annuncio, come quello di Gartner
Group, che ha affermato di vedere ora un più rapido miglioramento
nell’affidabilità dei server e salverà gli utenti da inevitabili confusi
oni
future. L’analista Jim Barkan ha fatto notare come dall’accordo trarranno
beneficio "soprattutto i produttori di adattatori, che avrebbero
altrimenti dovuto supportare due standard differenti, con appesantimenti
nei costi di sviluppo e supporto".