Dopo la nomina di Michael Capellas alla carica di presidente e Ceo,arrivano le prime drastiche misure di ristrutturazione, che prevedono un ulteriore taglio dalle 6 alle 8mila persone dall’organico.
L’estate ha portato a Compaq il tanto atteso successore di Eckhard Pfeiffer
nel ruolo di presidente e Ceo. Si tratta di Michael Capellas, uomo di
provenienza interna, in precedenza Cio, ovvero responsabile
dell’informatica aziendale, apparentemente molto gradito agli analisti
finanziari. In parallelo, si è avuto un analogo cambio anche a livello
italiano, visto che l’amministratore delegato, Dario Cassinelli, ha
rassegnato le dimissioni e la guida della società è stata affidata a Gia
nni
Messora, che ricoprirà la carica lasciata vacante del suo predecessore.
L’insediamento ha pressoché coinciso con la pubblicazione dei risultati de
l
secondo trimestre fiscale e con un parallelo piano di ristrutturazione,
volto proprio a ritrovare rapidamente la profittabilità. Come previsto,
infatti, il leader mondiale dei pc ha chiuso il periodo con una perdita
netta di 184 milioni di dollari, vicino a quanto stimato dagli analisti,
dopo un avviso che peggiorava un’iniziale previsione di un pur scarso
utile. In compenso, il fatturato è cresciuto del 61,5%, arrivando a 9,42
miliardi di dollari, ma, contando l’acquisizione di Digital, l’aumento si
riduce al 17%. Il margine lordo si è ridotto al 20,5% (era il 24,7% lo
scorso anno) e questo è un chiaro indicatore di come la guerra dei prezzi
nei pc stia influenzando il settore. Su questo dato, hanno inciso anche i
crescenti costi per le garanzie, la dismissione di qualche linea e costi
associati a programmi non più operativi. Allo stesso tempo, sono cresciuti
di oltre il 13% i costi operativi, grazie a un incremento degli eventi
promozionali e della pubblicità.
La conseguenza di questo stato di cose sarà una riduzione di organico che
interesserà dalle 6 alle 8mila persone nel mondo, cosa che comporterà un
carico di poco sotto al miliardo di dollari, da contabilizzarsi nel terzo
trimestre fiscale. Come si ricorderà, all’indomani dell’approvazione
dell’acquisizione di Digital, fu annunciato un taglio di 17mila persone e,
al momento, alla conclusione dell’operazione mancavano meno di 2mila
persone. La nuova riduzione, dunque, lascia intendere che il piano di un
anno fa si è rivelato insufficiente.
Anche il terzo trimestre non dovrebbe produrre risultati esaltanti, sia per
la ristrutturazione appena annunciata sia per l’avvio del nuovo modello
distributivo, che, negli Usa, prevede la riduzione da 39 a 4 dei
distributori e del 70% dei centri di distribuzione. Se il programma avesse
successo, il 75% di tutte le vendite nordamericane dovrebbe avvenire via
Web. L’intento di Compaq è ridurre un tempo di magazzino che, nel secondo
trimestre, è stato di tre settimane e mezzo, mentre Dell è a sette
giorni e
Apple addirittura a due. Ciò, tuttavia, comporterà una riduzione di
fatturato di 100 milioni di dollari e margini più bassi per 60 milioni.