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Come usare i chatbot per fare business

Paolo Montrasio di Milano Chatbots Meetup, e Valentino Spataro di Fatturami, sono gli esperti sviluppatori di applicativi B2B che coordineranno la Piazza App, Chatbot e Intelligenza artificiale di Technology Hub. Ci raccontano come usare i chatbot per fare business.

Cosa sono i chatbot

Semplificando molto, spiegano Montrasio e Spataro un chatbot è un software che riceve richieste e genera risposte. In pratica un risponditore automatico molto sofisticato.

Con alcuni chatbot si dialoga già usando la voce, con altri si è ancora obbligati ad usare la tastiera, ma non sarà sempre così.

Ci sono chatbot che vivono dentro i telefoni, come Siri e Google Now o anche quelli che rispondono nelle chat di Messenger e di Telegram.

Ci sono poi quelli che ci aspettano sui mobili di casa, come Amazon Echo o Google Home. Alcuni chatbot vengono usati per affiancare gli operatori dei servizi clienti nei siti web.

Altri assistono i dipendenti delle aziende nella formazione con istruzioni, quiz, video e testi o li aiutano a trovare le informazioni che gli servono.

Tutti in generale richiedono informazioni aggiornate e ben organizzate. Dal punto di vista aziendale sono una rivoluzione: usare la voce anziché la più scomoda tastiera velocizza le interazioni. Facilitare ed aumentare le richieste e scoprire cosa interessa i clienti è qualcosa di impagabile.

 

Casi di chatbot nel B2B

Montrasio e Spataro citano un recente caso di formazione aziendale.

Un’azienda doveva formare rapidamente migliaia di dipendenti a seguito di una fusione. Era necessario sapere rispondere ai nuovi clienti che arrivavano con domande su ogni campo.

L’aspetto importante è stato quello di monitorare tutte le richieste per ampliare l’addestramento del chatbot più volte al giorno, tutto in italiano.

Un altro caso riguarda un’azienda che ha messo in contatto la produzione con la direzione.

Prima del chatbot il personale doveva spostarsi fisicamente dalla fabbrica agli uffici per sapere cosa andava prodotto e quando. Con il chatbot viene fatto usando il telefono, con un’interfaccia utente più semplice e meno costosa rispetto ad un sito web o ad una app.

In quel caso è stato interessante non solo il collegamento dei dati al chatbot, ma anche i meccanismi di sicurezza impiegati per autorizzare solo determinate persone e solo quando sono fisicamente all’interno dell’azienda.

La Piazza App, Chatbot e Intelligenza Artificiale

Paolo Montrasio e Valentino Spataro coordineranno la Piazza App, Chatbot e Intelligenza Artificiale di Technology Hub.

Ci saranno le soluzioni per sviluppare chatbot e saranno illustrate le competenze per strutturare i loro contenuti.

Vi sarà anche uno spazio introduttivo alla tecnologia, con strumenti di riconoscimento del linguaggio naturale e Intelligenza artificiale in italiano e inglese.

Saranno presentate esperienze di enti pubblici ed aziende che si sono rinnovate per alleggerire o rendere più efficienti i propri processi interni o i rapporti con il pubblico.
Sul sito di Technology Hub sono disponibili tutti gli approfondimenti sulla Piazza App, Chatbot e Intelligenza Artificiale e una panoramica di tutti i progetti organizzati durante l’evento

1 COMMENTO

  1. As more companies come to embrace chat functions to complement or reduce human phone centers, rudimentary human-to-human chat conversations will soon be a thing of the past, according to experts in the field. In the next three to five years alone, chatbots will become nearly ubiquitous, and work seamlessly with human customer support agents to provide customers with efficient, personalized responses. Chatbots are exciting and use the power of machine learning.
    Here is a small video which will help you understand how and where chatbots can be used.
    https://www.youtube.com/watch?v=7sACiBdCHec&t=1s

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