Home Cloud Come scegliere le infrastrutture iperconvergenti per il cloud ibrido

Come scegliere le infrastrutture iperconvergenti per il cloud ibrido

Una indagine sullo stato dell’IT Transformation ha rilevato come, sebbene già nel 2010 la maggior parte degli intervistati abbia preso in considerazione l’idea di passare a un modello cloud, sei anni più tardi il 90% di essi si trova ancora in fase di valutazione o proof of concept di una iniziativa di cloud ibrido.

Perché accade questo? Alberto Bastianon, Senior Presales Manager di Dell EMC Italia, intervenuto anche alla nostra tavola rotonda sulle tecnologie per il business nel 2018, dai clienti sente spesso dire che questo dipende dal fatto che le attività di pianificazione, valutazione, riorganizzazione e modernizzazione delle tecnologie e delle applicazioni dell’infrastruttura necessitano di molto tempo.

A questo poi si aggiungono altri fattori: costi, necessità di competenze specifiche, reale spinta all’innovazione e volontà di trasformazione da parte del management.

L’insieme di tutti questi elementi determina, alla fine, il passaggio da strutture organizzative tradizionali a una gestione di tipo infrastrutturale e quindi a un approccio cloud service.

Semplificare con le infrastrutture iper-convergenti

Per avviare una vera trasformazione dell’IT e adottare un modello cloud ibrido, il primo passo da compiere è rendere più semplice l’implementazione e la gestione dell’infrastruttura nell’ambiente IT delle soluzioni hyper-converged infrastructure (HCI) che, con l’integrazione nativa di servizi di compute, storage, networking, virtualizzazione, gestione e data service, riducono le attività amministrative IT e pongono le basi per un’infrastruttura IT moderna.

In particolare, l’implementazione di soluzioni HCI riduce i costi, migliora l’efficienza operativa e facilita la scalabilità.

Al momento non c’è un ambito applicazione o modello operativo che più di altri ne sta accelerando l’adozione: la soluzione HCI viene scelta quando vi è un’ampia varietà di workload e indipendentemente dalle dimensioni. L’importante è che alla base ci sia la capacità di modernizzare l’infrastruttura e una buona organizzazione.

Adozione graduale per l’iper-convergenza

Ma come scegliere la soluzione HCI più adatta ad una azienda? Dalla sua implementazione, infatti, le aziende si aspettano riduzione dei costi, velocità di deployment, miglioramento dell’efficienza operativa, maggiore capacità di scalare e riduzione delle attività.

La scelta non può che partire dall’analisi di questi desiderata.

Poiché sono le imprese che decidono, sulla base del loro modello di business, quale ritmo di trasformazione imprimere alla propria organizzazione e dal momento che, per sua natura, il deployment di una soluzione di hyper-converged infrastructure apporta benefici a ogni livello IT, la sua adozione può essere graduale.

Addirittura, è possibile “approfittare” dei benefici ottenuti in un determinato livello, per accelerare il deployment di quelli successivi.

Partire dal consolidamento di computing e strorage virtuale

Per le realtà che hanno appena avviato la propria trasformazione IT, il consolidamento dell’infrastruttura di virtualizzazione di computing e storage e la gestione operativa sono un punto di partenza naturale.

Le appliance HCI permettono di cominciare a scalare mentre l’organizzazione IT si trasforma e si adatta alla gestione della converged infrastructure rispetto ai silos precedenti. Provisioning automatico, QoS integrato, capacità di mixare nodi ibridi e all flash rendono il consolidamento di nuove applicazioni legacy in un singolo cluster HCI semplice ed economico.

Per le realtà enterprise che desiderano automatizzare completamente il provisioning dell’intero stack di infrastruttura IT, incluso il networking, una buona opzione è rappresentata dall’HCI rack-scale, ovvero un approccio “chiavi in mano” che indirizza prima i deployment più grandi, abbatte i silos infrastrutturali operativi, integrando switch e funzionalità di network virtualization nell’architettura HCI.

Cloud come modello

Sono quindi diversi i punti di partenza dche eterminano diversi possibili scenari, e che dipendono a loro volta dalla rapidità che una organizzazione è in grado di imprimere al suo processo di trasformazione, dalle priorità di business, dalle aspettative, dai driver di mercato e, non da ultimo, dal budget disponibile.

Vi è però un unico comune denominatore: per trasformare con successo la propria infrastruttura IT, è fondamentale che le organizzazioni approccino il cloud come un modello, e non come un punto di arrivo.

L’implementazione di soluzioni hyper-converged infrastructure come base per i modelli operativi hybrid cloud è il primo passo per risolvere più rapidamente i problemi di infrastruttura e applicazioni.

 

 

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