Internet oggi ci permette di fare tutto, dalla spesa al lavoro in smart working, dallo shopping più disparato a tutta una serie di servizi accessibili attraverso il web. Per questo motivo, sui principali siti e-commerce abbiamo inserito carte di credito, prepagate e dati personali protetti da password poco sicure, senza curarci di aggiornare i sistemi di cui facciamo uso quotidianamente.
La privacy online è una preoccupazione di sempre più persone, insieme alla sicurezza dei dati personali presenti sui principali social network come Facebook, ma è sempre una cosa di cui ci si preoccupa troppo tardi. Magari a seguito di tentativi di accesso non riconosciuti, di phishing o spam eccessivo.
Per non contare che i nostri dati sono essenziali per le aziende stesse che monitorano ogni movimento compiuto sui siti internet per raccogliere informazioni e generare traffico.
Chi è l’autore
Angelo Sorbello, si è laureato in Economia e Management presso l’Università Bocconi di Milano. È il co-fondatore di DIGITALE.co insieme ad altre attività online. La sua prima azienda, che ha fondato a soli 13 anni, è stata acquisita nel 2013. È stato consulente per multinazionali e PMI in oltre 9 paesi.
I dati personali sono di quanto più prezioso abbiamo e se si tratta di dati sensibili che riguardano il posto di lavoro la cosa si fa seria.
Fornire indiscriminatamente i propri dati è un comportamento che va a nostro discapito e ci espone a rischi come il furto di identità. Per questo è fondamentale adottare delle strategie per migliorare il comportamento online e fornirsi dei migliori strumenti adatti a proteggere da attacchi indesiderati e truffe.
I consigli per proteggere la propria identità online
Per proteggersi dai tentativi di furto dell’identità è importante adottare dei comportamenti specifici e fare molta attenzione.
I tentativi di phishing servono proprio a questo: carpire quante più informazioni personali possibile, come indirizzi e-mail, nome, cognome, password, dati bancari e numeri di carte di credito in maniera illecita. Riconoscere un tentativo di phishing è molto semplice, basta risalire all’indirizzo e-mail e diffidare delle offerte allettanti con scritto in ogni dove “clicca qui”.
In ogni caso, è indispensabile sapere esattamente a chi si stanno fornendo i propri dati e perché. Limitare la condivisione dei dati personali è il primo passaggio per proteggere la propria identità online, e con essa mantenere un buon livello di sicurezza.
Per farlo è necessario conoscere quali app e servizi vendono dati a terze parti e non accettare proprio tutti i Termini e condizioni che ci si presentano senza consapevolezza. Ad esempio, è importante diffidare di siti che chiedono l’accesso da Facebook o da Google Account per iscriversi, perché così hanno accesso a tutta una serie di dati che non avremmo voluto concedere.
Se si vuole agire a ritroso è possibile controllare la sicurezza e la privacy dei social, ad esempio è bene dare uno sguardo alle impostazioni di Facebook, piattaforma di Mark Zuckerberg che ogni giorno raccoglie i dati di miliardi di persone nel mondo. Sotto la voce “Privacy” è possibile impostare le proprie preferenze.
Per quanto riguarda le App di terze parti che possono accedere alle nostre informazioni, basta andare alla voce “App” e decidere per ogni app quali sono i dati che vogliamo condividere e quali meno. Se invece si è infastiditi dalle troppe inserzioni pubblicitarie che corrispondono a ricerche recenti, si può cliccare sulla voce “Inserzioni” della schermata di impostazioni e annullarle completamente.
Per scoprire se i propri dati sono già stati rubati e inseriti all’interno di database aziendali indesiderati, Troy Hunt ha creato Have I been pwned, sito in cui controllare dove sono finiti i nostri dati e monitorare chi li possiede. Inoltre, è importante non rispondere alle mail di spam perché confermerebbe a chi le invia che quell’indirizzo è attivo e fornirlo ad altri spammer.
Come navigare in sicurezza
Ci sono degli accorgimenti tecnici che si possono attuare per limitare i danni e garantire la privacy online.
Utilizzare una VPN
Una Virtual Private Network è uno strumento utilissimo per proteggere la privacy online. Questo servizio permette di camuffare la propria navigazione filtrando i dati attraverso l’uso di un server esterno.
È un consiglio proveniente da quasi tutti gli esperti, quello di utilizzare una rete privata per tutti i dispositivi wireless connessi alla stessa rete Wi-Fi.
In questo modo, i dati resteranno nascosti da crittografia e chiunque avesse accesso a quella rete non potrebbe vederli. Esistono VPN gratuite che forniscono un servizio di protezione basilare, ma è possibile scrivere un protocollo crittografico per ottenere una protezione avanzata.
Tenere tutto aggiornato
A prescindere dal browser utilizzato o i dispositivi, è indispensabile tenere sempre presenti gli ultimi aggiornamenti disponibili.
Anche gli antivirus vanno aggiornati costantemente e controllati, per verificare che non abbiano rilevato quale intrusione sospetta.
Il browser è il punto di accesso nel web, una porta verso internet che va tenuta senza falle per far sì che nulla abbia modo di attraversare e rubare dati sensibili.
Solitamente, se non si vuole essere perseguitati da spam e pubblicità, si consiglia di lavorare in modalità in incognito. Non protegge del tutto ma almeno non registra la cronologia di navigazione ed evita il tracciamento.
Se non si è online, è importante disconnettersi dai principali servizi, soprattutto se si tratta di servizi come cloud aziendali che contengono dati sensibili.