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Come funziona la fabbrica X.0 creata da Accenture

Non il solito showroom (anche se aperto ai clienti in visita), ma una vera fabbrica dove toccare con mano cosa significa digitalizzazione. Una porta d’accesso alla fabbrica del futuro e a quel concetto di Industry X.0 che rappresenta la strategia per l’innovazione di Accenture.

Hpe Coxa, azienda modenese specializzata in attività di ingegneria per il settore automobilistico, motoristico e delle soluzioni di automazione è infatti parte dell’Accenture Industry X.0 Innovation Center Network che comprende altri 23 centri. X.0 è la definizione utilizzata da Accenture alla digitalizzazione delle aziende.

 

Come funziona l’Industry X.0 di Hpe Coxa

Qui, nella motor valley dell’Emilia Romagna a un passo dalla Ferrari (cliente di Hpe Coxa) sono state connesse tre macchine Cnc (Centri a controllo numerico) alla piattaforma IIoT (Industrial Internet of thigs) di Accenture basata su cloud Microsoft Azure.

Nella fabbrica le macchine connesse sono un compatto centro di fresatura-tornitura in grado di offrire lavorazione a elevata precisione attraverso una perfetta combinazione di tornitura e fresatura, gestita attraverso un controllo Fanuc, un moderno centro di lavoro di fresatura per la produzione di componenti automotive di alta precisione e complessità, gestita attraverso un controllo Heidenhain e un centro di lavoro che integra il processo di produzione laser generativo in una macchina di fresatura a 5 assi d’avanguardia.

Ogni macchina alimenta in tempo reale la piattaforma cloud Accenture con un flusso di dati visibili, in forma aggregata e rielaborata, sul totem multimediale posizionato lungo lo shopfloor, e in generale su qualsiasi computer o tablet connesso a internet, anche al di fuori della rete aziendale attraverso un sistema sicuro di accessi e condivisione delle informazioni.

Attraverso la connettività delle macchine e l’integrazione dei dati macchina con quelli dei gestionali di fabbrica (Erp e Mes) è possibile analizzare lo scenario produttivo per intraprendere, in real time, azioni correttive quotidiane, ed alimentare librerie di storico (dati e comportamenti) utili per abilitare iniziative di ottimizzazione e miglioramento continuo.

Gli allarmi macchina sono inviati in tempo reale a un set di smartwatch in dotazione agli operatori e ai supervisori di macchina per ridurre il più possibile i tempi morti dovuti al fermo macchina. Un sensore, beacon, rileva poi la presenza dell’operatore alla macchina.

Questo perché nella fabbrica X.0 le macchine possono lavorare in autonomia e, visto che Hpe Coxa lavora sulle commesse dei clienti e ognuna è diversa dalle altre, l’incidenza del costo uomo sulle lavorazioni eseguita da tali macchine rappresenta un aspetto molto rilevante in termini di verifica e controllo di marginalità di commessa cliente. I dati generati inoltre alimentano una libreria di informazioni riutilizzabile anche per definire i preventivi di altre commesse.

Anche gli smart glass fanno parte della dotazione degli addetti che li utilizzano come supporto per le attività di setup e manutenzione delle macchine con l’obiettivo di ridurre i tempi dell’indisponibilità dell’impianto.

 

Quello realizzato con Hpe Coxa – spiega Marco Morchio, managing director Accenure strategy – non è il modello di consulenza tradizionale tipico di Accenture, ma si arricchisce delle capacità imprenditoriali ed esecutive di Hpe Coxa”.

In questo caso – prosegue – vogliamo vedere se l’offerta di Accenture che in genere va verso l’identificazione di opportunità con un approccio più teorico può essere messa a fattor comune con una capacità pratica per vedere se funziona”.

L’investimento di Hpe Coxa, aggiunge il Ceo Andrea Bozzoli “è stato di otto milioni e mezzo di euro in tre anni e abbiamo usufruito anche di un finanziamento della regione Emilia Romagna. Oltre alla realizzazione del centro prevede l’assunzione di venti ingegneri, la loro formazione e un progetto che valida il centro”.

Le caratteristiche tecnologiche dell’azienda modenese (su 250 dipendenti 170 sono ingegneri) e la tipologia di lavoro sono fra i motivi principali che hanno portato Accenture a identificare Hpe Coxa come l’azienda ideale per l’innovation center.

Il manufacturing – osserva Morchio – era un mondo chiuso dove si doveva produrre ai minori costi possibili alla migliore qualità il giusto numero di pezzi. Oggi però questo mantra sta disfacendosi perché il mercato chiede agilità, velocità e customizzazione. Hpe Coxa è il luogo dell’agilità dove ogni commessa è differente dalla precedente e per noi è il luogo ideale. Poi c’è la logica del distretto della motor valley”.

L’azienda modenese non è però un caso isolato per la multinazionale della consulenza. Sulle tematiche della digitalizzazione Accenture sta infatti lavorando con imprese più piccole rispetto al suo standard.

Lavoriamo con la media impresa italiana perché ha brio e voglia di fare” dice il managing director che con il centro di Modena vuole fare capire come in Hpe Coxa si stiano implementando processi e logiche che in contesti diversi, ma con lo stesso approccio generano risultati. Connettere le macchine, creare intelligenza e capire come l’intelligenza cambia il modo di lavorare e i processi anche in altri contesti, funziona.

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