Combattere lo spammer all’origine, la denuncia al provider

maggio 2006 Tutti gli strumenti presentati in questo articolo, permettono di operare a posteriori eliminando senza fatica tutti i messaggi di posta elettronica indesiderati. Per poter essere combattuto in modo efficace, il fenomeno dello spam dovrebbe …

maggio 2006 Tutti gli strumenti presentati in questo articolo, permettono
di operare a posteriori eliminando senza fatica tutti i messaggi di posta elettronica
indesiderati. Per poter essere combattuto in modo efficace, il fenomeno dello
spam dovrebbe essere arginato all’origine ovvero denunciando l’invio della posta
indesiderata al provider che fornisce il servizio allo spammer. In base alle
segnalazioni pervenute, il provider può interrompere l’accesso alla Rete allo
spammer o inibirgli l’uso del suo server di posta.

Il “percorso” seguito da un messaggio di posta elettronica prima di giungere
a destinazione, nella vostra mailbox, è registrato nell’intestazione (header)
dell’e-mail stessa. Si tratta di informazioni che generalmente vengono nascoste
dal client di posta elettronica ma che sono visualizzabili ricorrendo all’uso
di un apposito comando. Nel caso di Outlook Express, ad esempio, cliccando con
il tasto destro del mouse su un qualunque messaggio, scegliendo la voce Proprietà,
selezionando la scheda Dettagli infine Messaggio originale,
si ha modo di consultare tutte le intestazioni. Va però sottolineato come parte
delle informazioni che compongono l’intestazione del messaggio può essere falsificata
dallo spammer: in questo modo getta fumo negli occhi di chi tenta di stabilire
il server da cui è partita effettivamente l’e-mail indesiderata.

I campi contrassegnati con la voce Received vengono aggiunti da ogni
server di posta che si trova a smistare l’e-mail. Le intestazioni vanno lette
al contrario: i server indicati in testa sono gli ultimi ad aver ricevuto il
messaggio. Lo spammer può aggiungere delle righe Received false ma
non può modificare quelle autentiche né inserire dati fasulli tra righe “legittime”.
All’indirizzo www.collinelli.net,
gli interessati ad approfondire possono trovare una guida che illustra in modo
dettagliato e con esempi pratici, come sia possibile risalire al mittente di
un’e-mail di spam, anche qualora lo spammer abbia utilizzato molteplici espedienti
per falsificare le intestazioni.

Qui ci limitiamo a segnalare il software Abuse!.
Si tratta di un programma che si incarica di analizzare le intestazioni di un’e-mail
di spam nell’intento di stabilire il server da cui è partita e gli indirizzi
e-mail del provider presso il quale ci si deve lamentare. Il funzionamento di
Abuse! è molto semplice: è sufficiente trascinare o incollare nella finestra
E-mail da analizzare, il messaggio di spam completo di intestazioni quindi cliccare
su Inizia l’analisi.

Il programma informa anche l’utente, nel report finale, se il mailserver risulti
essere un open proxy o meno. Abuse! permette di inviare una LART ossia un’e-mail
di protesta al provider che fornisce l’accesso ad Internet allo spammer in modo
che possano essere adottati i provvedimenti del caso.

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