C’mon baby, do the Code-Motion

Oltre 2200 persone all’erede del JavaDay romano, che si è ampliato ad altre filosofie senza perdere fuoco e mantenendo la godibilità nell’intero progetto.

“Siamo quelli del JavaDay”, ricordavano nel presentarsi gli organizzatori del Codemotion, la giornata dedicata alla programmazione moderna organizzata a Roma nella consueta collocazione d’inizio marzo.
Circa 100 eventi organizzati su 7 linee principali hanno riempito d’interesse una giornata davvero interessante e al tempo stesso entertaining come nel settore non se ne vedevano da tempo.

Parlare di web, tool, hacking, linguaggi, giochi, mobile e attualità, ed occhieggiare all’enterprise con una lunga serie di interventi, occasioni di farsi conoscere o di fare networking è già di per sé motivo più che sufficiente per passare un certo numero di ore; l’ambientazione universitaria, poi, ha assicurato una partecipazione interessata.

La caratteristica principale è stata però l’atmosfera, molto simile all’allegra disponibilità dei primi barcamp italiani e stranieri di qualche anno fa, che somigliava ai racconti dei mitici anni ’60 e della canzone Loco-motion (dal cui ritornello la parafrasi del titolo).

I tantissimi partecipanti, almeno 2.200 visti i numeri d’ingresso estratti durante le premiazioni, non si limitavano ad affollare le sale e a partecipare alle presentazioni, ma s’incontravano negli spazietti ricavati in un’area così ampia come quella messa a disposizione dall’Università Roma Tre, sede di via della Vasca Navale, eppure sempre brulicante.

È difficile citare qualche relazione o presenza particolare visto che letteralmente tutte quelle alle quali ho partecipato sono state ottime, ma per dovere di cronaca cito le mie scelte: menzione d’onore a Renzo Davoli della community VirtualSquare, un personaggio degno di platee internazionali per amabilità e competenza; grande interesse per il premio Ibm for students at CodeMotion, con tre borse di studio a modellazioni di processo con BlueWorks assegnate a Matteo Longo (Università del Salento), Marco Rinelli (Università Roma Tre) e Luca Fornasari (Università di Modena e Reggio Emilia); interessante e a fuoco l’Ignite, evento con presentazioni da 20 slide in 5 minuti, rallegrato tra gli altri dall’idea Curricoolum.com di Cristiano Lugli e dalla Yeplike.com dell’indigeno digitale Fabio Lalli.

Certamente ritroveremo gli argomenti del Codemotion 2011 in giro per il mondo reale nei prossimi mesi.

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