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Citrix, il virtual workspace guida la trasformazione digitale

La massiccia adozione di soluzioni di smart working e di trasformazione digitale ha segnato nel profondo tutto il corso del 2020, accelerando sensibilmente durante il primo lockdown di inizio anno; in questo contesto storico società come Citrix hanno assunto un ruolo centrale nella diffusione di soluzioni abilitanti di virtual workspace.

Ne abbiamo parlato con Fabio Luinetti,  che da settembre 2019 è Country Manager italiano della società

Il manager italiano ha delineato uno scenario influenzato dalla emergenza coronavirus: si tratta al tempo stesso di una sfida e di un’importante opportunità per il successo delle soluzioni di virtual workspace.
Infatti, sono innumerevoli le organizzazioni che hanno accelerato o imbastito in tempi ristretti progetti di trasformazione digitali. in poche settimane (a volte perfino giorni) sono state implementate soluzioni che, in tempi normali, vengono studiate e testate per mesi o anni

In concomitanza con il primo lockdown, si è fatto largo uso di scelte dettate dall’emergenza e talvolta improvvisate:  solo in un secondo periodo si è sentita appieno la mancanza di dati e applicazioni.
L’approccio a piattaforme più strutturate è stato dunque una naturale conseguenza, tuttavia ancora non in modo sufficientemente strutturato e progettato, secondo Luinetti

Nella terza ondata di trasformazione digitale, che Luinetti ha definito felicemente del virtual workplace, si è fatta finalmente strada la scelta di adottare soluzioni complete di ambienti di lavoro virtuali.
Queste esigenze sono state ben indirizzate dalle soluzioni Citrix, in grado – sottolinea con decisione Luinetti – di offrire il familiare desktop agli utenti, ma senza che questo costituisca il minimo rischio per la cybersecurity.
La sicurezza informatica non è un’opzione e neppure un lusso, ricorda il manager.
Si tratta del pilastro fondante di qualsiasi infrastruttura informatica, e a maggior ragione nel contesto di aziende sempre più liquide.

Luinetti ha anche spiegato come lo smart working in senso ampio consenta alle aziende di rivedere processi e strumenti da utilizzare.

Ottimizzare e snellire i processi aziendali è un’opportunità imperdibile per le organizzazioni di ogni dimensione e settore; la vera trasformazione digitale è infatti fatta anche da nuovi mindset e non solo dall’adozione di soluzioni e strumenti digitali.

Fabio Luinetti
Fabio Luinetti

La strategia di Citrix passa inevitabilmente attraverso le infrastrutture abilitanti e di virtualizzazione, ma non solo. Ad affiancare il networking c’è la cybersecurity integrata by design.
Questo approccio è trasversale a tutta la lineup di Citrix, consapevole che far lavorare in agilità i propri cliente sarebbe superfluo se non potessero operare in tutta tranquillità.
Il fattore abilitante della cybersecurity secondo Citrix sono le analytics comportamentali.
In questo modo, intelligenza artificiale e machine learning sono in grado di analizzare i comportamenti di ogni utente e, in caso di anomalie rispetto alle routine svolte da una persona, vengono inviati opportuni alert ai team di sicurezza IT aziendali.
Al tempo stesso, le analytics comportamentali sono in grado di migliorare la produttività degli ambienti di virtual workspace.
Infatti, gli algoritmi di machine learning già all’opera per la cybersecurity possono agevolare il lavoro degli utenti, ad esempio proponendo loro in automatico le applicazioni usate più di frequente.

Inoltre, Luinetti ha dichiarato la forte volontà di Citrix di insistere su una serie di connettori nativi per potersi interfacciare con il mondo SaaS (Oracle, Salesforce, Microsoft e non solo), andando ad abilitare lo sviluppo da partner. Per questo la società ha previsto di assumere oltre 600 nuovi software engineer.

Nello sviluppo del business nel nostro paese, Citrix ritiene che il canale dei partner sia indispensabile e questo è ancor più vero in questo periodo storico.
Sono infatti milioni i potenziali clienti Pmi, e solo il grande lavoro di distributori e dei system integrator sul territorio potrà tradurre in operazioni concrete il grande lavoro tecnologico di Citrix, a partire dai virtual workspace.

Le piccole e medie imprese, spesso vere e proprie eccellenze italiane, non sempre hanno in seno le competenze It necessarie alla trasformazione digitale. La fiducia che questi imprenditori ripongono nei system integrator è spesso la chiave di volta per l’adozione di nuovi modi di lavorare abilitanti.

Luinetti ritiene che la sicurezza sia da mettere in cima alla lista delle priorità per tutte le organizzazioni, e questo è ancor più vero con la diffusione di imprese “liquide” e l’accesso ai dati aziendali anche da punti di accesso di versi.

Workspace, piattaforma di networking e software-defined, cybersecurity e modello di lavoro diffuso sono quindi le priorità che secondo Citrix dovrebbero essere presenti nelle organizzazioni italiane. Ed è proprio su queste tematiche che la società investe risorse e sforzi, come sempre al servizio di clienti e partner

 

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