Cisco va sul sicuro

La società ha lavorato per potenziare e semplificare le azioni di controllo delle minacce.

Negli ultimi tempi Cisco ha lavorato alacremente per aggiornare le proprie soluzioni per il contrasto delle minacce, puntando al contempo alla semplificazione delle attività da parte delle imprese utenti. Questa è un po’ la sintesi delle novità introdotte recentemente dalla società nella propria gamma d’offerta al capitolo sicurezza.


A cominciare dalla nuova Security Management Suite, che comprende il Cisco Security Manager (Csm) e una versione aggiornata, la 4.2, del Cisco Security Monitoring, Analisys and Response System (Mars). Nel complesso la suite fornisce un servizio di gestione unificata della sicurezza, indipendente dalla natura dei firewall, dei sistemi dalla prevenzione dalle intrusioni e dalle Vpn (Virtual private network) presenti in azienda. Qualcosa di superiore e trasparente, quindi.


In particolare, il Csm mette in mano agli amministratori una mappatura dei dispositivi di rete e delle policy che la regolano, mentre il Mars registra tutti gli eventi che si verificano sulla rete e cataloga positivamente o negativamente gli elementi di traffico sulla stessa, associandoli ai dispositivi. Infatti, con la versione 4.2 Mars integra le informazioni di log con la gestione delle policy. Nella pratica, quando a un amministratore perviene un log, questi può associarlo al dispositivo e verificare la policy che ne regola il traffico, comportandosi di conseguenza per le eventuali azioni correttive.


Cisco ha anche lavorato sulla parte fisica della sicurezza, migliorando le appliance Asa 5500 (lanciate un anno fa) con funzionalità di gestione di Vpn Ssl (Secure socket layer) ovvero, clientless e con una dote di funzioni di prevenzione, antivirus e antispyware per l’analisi dei contenuti che popolano il traffico di rete.

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