Cisco controlla gli accessi con gli Nds

Dopo una lunga gestazione, finalmente nascono i primi frutti dell’alleanza tra Cisco e Novell. La casa di Provo sembrava dover combattere contro la presenza di un fantasma: quell’Active Directory che Cisco aveva contribuito a disegnare e che Microsoft …

Dopo una lunga gestazione, finalmente nascono i primi frutti dell’alleanza
tra Cisco e Novell. La casa di Provo sembrava dover combattere contro la
presenza di un fantasma: quell’Active Directory che Cisco aveva contribuito
a disegnare e che Microsoft aveva "congelato" in Windows 2000. Proprio
quando il nuovo Nt è in dirittura di arrivo, Cisco ha deciso che non
avrebbe comunque potuto fare a meno della tecnologia di directory oggi più
stabile sul mercato. Il risultato è Acl (Access Control List) Manager 1.0,
che centralizza la gestione delle liste di controllo degli accessi e Urt
(UserRegistration Tool) 1.2, che permette agli dei servizi di directory di
Novell e Microsoft di definire policy e privilegi per accedere all’hardware
di rete Cisco.
Acl Manager si occupa delle politiche di sicurezza e controllo del
traffico. Può essere gestito centralmente attraverso una libreria di
template e sfrutta la tecnologia CiscoWorks 2000 per amministrare traffico
multiprotocollo in reti extranet e intranet. Naturalmente, Acl funziona con
Ios.
Urt 1.2 è la diretta conseguenza della collaborazione tra Cisco e Novell.
Gli utenti degli Nds, come pure quelli di Nt, potranno assegnare user name
e definire politiche per accedere a dispositivi di rete, quali i Catalyst.

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