Cinque anni di Eclipse

La piattaforma per lo sviluppo open celebra il primo lustro. Intanto il mondo è cambiato: ora ci sono le Soa.

Cinque anni fa veniva scaricato il primo codice opensource da Eclipse.org. Allora l’organizzazione era ancora nelle mani di Ibm, che la ideò e la patrocinò, per poi, svezzatala, lasciarla camminare con le proprie gambe.

Da allora tempo ne è passato: Eclipse è diventata quella che si suol definire una “major platform” e, grazie alla trasformazione in entità aperta e comunitaria, ha gradito anche l’incontro con altri grandi vendor.

Nel celebrarne la ricorrenza, Mike Milinkovich, colui che regge la Eclipse Foundation, l’organizzazione non-profit che supporta la comunità opensource e l’ecosistema commerciale che ruota attorno la piattaforma, ha indicato marzo del 2005 come momento di svolta nelle sorti del framework.

Allora, nel giro di una decina di giorni, Bea, Borland, CA, Sybase e Windriver espessero il loro supporto alla piattaforma. Che decollò.

Oggi la fondazione conta 152 membri e 750 professionisti che lavorano su 66 progetti.

Tra questi, spicca quello chiamato Soa Tools Platform (Stp), che dovrebbe essere pronto per gli sviluppatori a metà del prossimo anno. Scopo del progetto è quello di portare lo sviluppo di Service oriented architecture su tutto l’ecosistema Eclipse.

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