La storia e gli asset dell’azienda che ha “ereditato” Scarmagno
Mekfin, che controlla Ics (all’80%) è la holding di un giovane gruppo
industriale attivo dal 1994 che ha avuto un rapidissimo sviluppo contrassegnato
da 4 tappe fondamentali: la prima, alla fondazione, che ha visto l’acquisizione
da Necsy , una società del gruppo Stet attiva
nelle telecomunicazioni, delle attività di produzione di apparati elettronici;
la seconda nel 1999 costituita dall’acquisizione da Ericsson
delle attività di fabbricazione di centrali elettroniche per le
telecomunicazioni; la terza nel 2000 con l’ingresso nel mondo informatico grazie
all’acquisizione di OP Computers attiva nel campo della
progettazione e fabbricazione di personal computers, l’ultima ha visto invece
l’acquisizione da Magneti Marelli delle attività della
Divisione Sistemi Elettronici per l’auto.
Nel 2002
comprendendo anche l’ultima acquisizione Mekfin prevede un fatturato di 1500
milioni di Euro e con 6500 addetti. Carlo Fulchir è
presidente e azionista di riferimento di Mekfin. Fulchir è affiancato
da due Amministratori Delegati: Paolo Campagnolo per
la Finanza e Guido Sommella per le operations. Carlo Fulchir è
poi affiancato da Luca Ponti per gli aspetti legali e da
Claudio Garavaglia per gli aspetti legati alle analisi
finanziarie.
L’organizzazione di Mekfin è sostanzialmente basat su quattro
Business Units: la Ems (Electronic Manufacturing
Services) per la fabbricazione di apparati elettronici che ha come azienda
guida la Finmek; la business unit Communication
, per la progettazione e commercializzazione di apparati per
telecomunicazioni che ha come azienda guida la Telit, la
business unit Home che ha come società guida la Finmek
Home e che progetta e commercializza componenti per l’home automation ,
il monitoraggio del territorio e le multi utilities, infine la business unit
Automotive che ha come società guida la Dse Magneti
Marelli, che progetta e commercializza componenti per automotive.
