Check Point risponde a Iss sulle vulnerabilità

Il produttore di Vpn risponde a Iss: noi quelle vulnerabilità le avevamo già scoperte e risolte. Nel 2002.

12 febbraio 2004

Check Point ha risposto per le rime a Internet Security Systems (Iss), rea di aver ingerito dubbi sul funzionamento corretto e sicuro delle proprie Vpn.


Check Point ha puntualizzato che i difetti rilevati non sono seri così come sono stati comunicati da Iss.


La vulnerabilità critica che si pensava avesse colpito un terzo degli utenti delle Vpn-1, infatti, al riscontro dei fatti non ha raggiunto il 10% dei clienti. Oltretutto Check Point ha dichiarato di avere scoperto la vulnerabilità nel lontano 2002 e di avere risolto il problema, allora, con un paio di service pack.


Nella fattispecie, e contrariamente all’allarme lanciato da Iss, Check Point ha dichiarato che, per quanto serie, le vulnerabilità sono già state corrette con il Next Generation Feature Pack 2 e con il v4.1 Service Pack 6, rilasciati, rispettivamente nel giugno e nell’aprile del 2002.


A parziale risposta, Iss ha fatto sapere che l’incomprensione è da ascrivere a una rottura delle comunicazioni fra le due società.

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