Che torni o che si inventi una nuova etica di business

Arrivano presto (quasi tutte), non amano farsi fotografare (ma, in fondo in fondo, si vede che ci tengono) e appena sedute attorno al tavolo – elemento necessario in una tavola rotonda come quella organizzata da Linea Edp – iniziano a… stuzzicarsi. E …

Arrivano presto (quasi tutte), non amano farsi fotografare (ma, in fondo
in fondo, si vede che ci tengono) e appena sedute attorno al tavolo –
elemento necessario in una tavola rotonda come quella organizzata da Linea
Edp
– iniziano a… stuzzicarsi. E subito si capisce che i confini
sono stati tracciati tra chi è di provenienza Microsoft e chi,
invece, lavora sotto la bandiera Sap. Perché le donne, quando sono
concorrenti, le cose non le mandano a dire. E questo incontro organizzato
sul ruolo delle donne nell’Ict lo ha messo in evidenza, senza neanche
tanto girarci attorno. Noi di Computer Dealer&Var eravamo
presenti e ci siamo focalizzati su alcuni aspetti di "colore",
ma che dimostrano quali spazi e potenzialità le donne hanno nel
trade.

E la prima cosa che salta
agli occhi è che alcuni luoghi comuni, le donne Ict sono riuscite
a sfatarli. Ma altri fanno parte di un modo di essere che probabilmente
dipende dal Dna. Preferiscono lavorare con gli uomini, anche se sono sottoposti,
ma ammettono che i commerciali femmina sono meglio: «Più
diplomatiche e più brave a seguire il post vendita
– fa osservare
Alessandra Galdabini, general manager per Microsys –,
ma presso i grandi clienti funzionano meno»
. Sono pazienti
e amano "ascoltare" chi hanno di fronte. Ma, attenzione, a volte
il problema potrebbe essere un altro: «Ho notato che l’utente
– fa osservare Antonella Ferrari, consulente area Bi
e docente universitaria alla Cattolica – non sa proprio tutte le volte
quello che vuole»
. Brave le donne perché sanno essere
sempre un po’ psicologhe.

Peccato che poi si scopre che i Cio, in questo caso Silvia Cassini
di Alcatel, preferiscono avere a che fare con commerciali uomini.
Perché? «Perché mi danno l’idea che le donne cerchino
sempre la "collaborazione" in nome dello stesso sesso»
.

Ma l’appello di questo gruppo donne è un altro: «Che
torni
(o che si inventi – ndr) presto un’etica di vendita».
«Che si diffonda l’idea – dice Stefania Donnabella,
director di Brain Software – che quello che costa poco non può
valere»
. Una sensazione incombe: «Il mondo dell’It
si è rovinato con le proprie mani»
afferma Maria
Maddalena Fassi
, amministratore delegato di Bms Italia.

Non si
dice che le donne siano rimaste solamente alla finestra, ma confidiamo
che la svolta possa venire da chi, oltre alla gonna e ai tacchi, sa prendere
motorino e casco per arrivare più velocemente da un cliente.

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