Home News Per il Cern il networking è essenziale nel percorso verso nuove scoperte

Per il Cern il networking è essenziale nel percorso verso nuove scoperte

Il Cern di Ginevra non ha dubbi: dopo l’elettricità è il networking la cosa più importante.

Abbiamo imparato a conoscere Large Hadron Collider, o Lhc, il più grande e famoso acceleratore di particelle al mondo.
Grazie a Lhc i fisici si aspettano di riuscire a ottenere risposte su quesiti ancora irrisolti sulle leggi della fisica.
Tuttavia, perchè questo sia possibile, è necessario gestire anche l’enorme mole di dati che viene continuamente generata dagli esperimenti condotti.

GlobalData ha raccolto interessanti informazioni sull’importanza del networking per il  Cern, fornite da Tony Cass, Communications Systems group leader per il dipartimenti IT del Cern.

Come ricordato da Cass, i fisici devono chiaramente poter spostare i dati dei propri esperimenti nel data center dove vengono elaborati, e poi verso l’esterno indirizzati ai vari partner di studio in giro per il mondo. Per questo il Cern ha uno staff di ben 2500 persone a gestire applicazioni e database, al servizio di oltre 13000 utenti che regolarmente fanno uso del traffico dati.
Parliamo, tuttavia, di volumi davvero notevoli: gli esperimenti condotti nel Lhc producono circa 90 petabyte di dati ogni anno, oltre ad altri 25 petabyte di dati creati da altri esperimenti non riguardati l’acceleratore di particelle.

Archiviare una grande quantità di dati è essenziale per il Cern, continua Tony Cass. Ad inizio 2019, nel data center del Cern erano permanentemente stivati 330 petabyte di dati, equivalenti a più di 2000 anni di registrazioni video in HD.

Le ricerche condotte al Cern hanno il potenziale concreto di migliorare la comprensione umana dell’universo e come esso funziona, tuttavia questo significa che il networking dovrà affrontare sfide sempre più impegnative.

Vincent Ducret, network engineer nel dipartimento IT del Cern ha dichiarato a GlobalData che il Cern dovrà aumentare la capacità dei propri data center: server, storage e senza dubbio networking, per poter affrontare le sfide delle ricerche future.
Inoltre, la sfida non è solo migliorare la capacità operativa: il networking per il Cern dovrà essere più dinamico, anche sfruttando tecnologie come Vxlan per avere maggior flessibilità nel connettere i server in tutto il network.

 

 

 

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