Cellulare veloce? Si, ma solo Gprs

Nasce una guerra di standard sull telefonia cellulare del futuro. Ericssone Motorola scelgono di abbandonare l’Hscsd, lasciando Nokia da sola.

Ericsson e Motorola sembrano aver deciso di voltare le spalle per sempre (o
quasi) allo high-speed circuit switched data o Hscsd, il sistema basato
sulla gestione di slot multipli che avrebbe dovuto essere implementato su
molte reti radiomobili per consentire una trasmissione dati molto più
veloce anche senza la commutazione di pacchetto prevista con il Gprs.
L’unico grande fornitore rimasto sul campo è Nokia, che proprio l’altro
giorno ha annunciato il suo primo telefonino Hscsd compatibile, il 6210. In
precedenza, Nokia aveva implementato questo sistema solo su un modem in
formato Pc Card abbinato a un servizio che il gestore britannico Orange
aveva inaugurato nel dicembre scorso. Secondo Ericsson il sistema potrebbe
essere integrato a bordo dei suoi terminali di nuova generazione solo come
eventuale funzionalità secondaria. Mentre Motorola è più decisa e affe
rma
che per il momento l’Hscsd non le interessa. Con questa tecnologia, è
possibile operare con velocità dati di 44 kilobit al secondo, contro i 9,6
canonici del Gsm, ma il vero problema è che l’accorpamento degli slot pesa
molto sulle risorse di banda ed è un modo troppo vecchio di ragionare. Non
a caso, sono pochi gli operatori di rete ad averlo scelto.
L’attenzione di tutti è invece concentrata sul General Packet radio servic
e
(Gprs), che oltre a garantire soglie di traffico intorno ai 100 kilobit al
secondo, introduce nelle reti Gsm le prime avvisaglie di quello che sarà i
l
futuro della terza generazione. Hscsd, insomma, muore prima di nascere: la
potente combinazione Sms-Wap punta le sue fiches sul "pacchetto". Alla
platea del Cebit Motorola ha ribadito di non escludere a priori un suo
interessamento al "vecchio" Hscsd, ma la richiesta dei consumatori dovrebbe
essere consistente. Eriscsson a sua volta ammette che, nel caso, un buon
ibrido Gprs/Hscsd potrebbe essere rappresentato dal suo Communicator, un
Pda con funzionalità telefoniche che per il momento resta un concept
product privo di indicazioni sulle date del rilascio.

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